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🥸: Interessante

Malanima di Rosita Manuguerra -Pubblicato l’8 aprile 2025 da Feltrinelli – 200 pagine – prezzo di copertina 17,00 €

 

📖 Trama

Sull’isola non tutti arrivano e ripartono allo stesso modo.

C’è chi compare con il sole di maggio e scompare con le prime piogge di settembre. C’è chi si muove avanti e indietro senza più sapere davvero a quale riva appartiene. E poi ci sono quelli che, spinti dalla vita fino a un bivio, devono decidere se restare o partire. Entrambe le scelte lasciano cicatrici profonde, invisibili.

Mia, la protagonista, lo impara presto: sua madre Teresa è rimasta sull’isola, convinta che quello fosse l’unico mondo possibile. La zia Nietta invece è scappata non appena ne ha avuto occasione. Intorno a lei, gli amici di sempre – Giulia, Anna, Nello – e l’arrivo destabilizzante di Marina, una ragazza di città che questa volta non se ne andrà a settembre. Marina è magnetica, sfuggente, diversa. E, senza volerlo, riporta a galla traumi, legami, segreti che toccano anche le generazioni precedenti: la madre di Marina, Lia, è legata a doppio filo all’isola e alla madre di Mia.

Con uno stile evocativo e atmosfere sospese, Rosita Manuguerra costruisce un romanzo di formazione intimo e corale, dove la storia di due adolescenti si intreccia con quella delle loro madri, in una Sicilia ancestrale e mai cartolinesca. Malanima è un racconto di crescita, appartenenza e libertà che ci ricorda che ogni addio ha un’origine e ogni ritorno una ferita.

 

✍️ Recensione

Essere siciliano e leggere un romanzo ambientato in Sicilia è un’esperienza sempre doppia. Si legge la storia, ma si ascolta anche un’eco personale, familiare. In Malanima, la Sicilia non è solo sfondo: è materia viva, personaggio silenzioso e ingombrante, mare, sole, riti, silenzi e radici. È luogo da cui si parte e a cui, inevitabilmente, si ritorna. Anche solo con il pensiero.

Con questo esordio narrativo, Rosita Manuguerra dimostra coraggio e talento, scegliendo la forma del romanzo di formazione per raccontare adolescenze e identità in trasformazione. Lo fa mescolando atmosfere alla Elena Ferrante (il paragone con L’Amica Geniale viene spontaneo), verismo verghiano riletto in chiave moderna, e una punta di mystery che non guasta. La narrazione funziona soprattutto nei dialoghi, nei silenzi, nelle dinamiche tra adolescenti: amicizia, gelosia, confusione, bisogno di riconoscersi in qualcuno o di inventarsi da capo. Marina e Mia non sono personaggi esemplari, ma sono vere. Oscillano tra attrazione e competizione, e dietro di loro si muovono le madri, le generazioni passate, le fratture mai ricucite.

Il romanzo tocca temi importanti – il senso di appartenenza, la libertà, il peso delle aspettative familiari – senza appesantirsi. Però, non sempre riesce ad approfondirli come meriterebbero. Alcune idee restano abbozzate, alcune situazioni accennate più che raccontate davvero. L’impressione è che ci fosse molta materia, forse troppa per un esordio di 200 pagine, e che alcune scelte narrative avrebbero potuto essere più coraggiose, più nette.

Detto questo, Malanima è un romanzo promettente e sincero, scritto con una voce fresca, consapevole, e una buona capacità di tenere insieme linguaggi, registri e suggestioni culturali diverse. Il titolo è azzeccato: malanima è un nodo che si scioglie pagina dopo pagina, ma che resta comunque addosso.

Con un prossimo romanzo, meno timori da esordiente e più affondo nelle zone d’ombra, Rosita Manuguerra potrebbe regalarci qualcosa di davvero speciale.

🔖 Perché leggerlo

Perché Malanima è una storia di crescita e radici, di partenze e ritorni, di madri e figlie. Un romanzo che parla a chi si è sentito fuori posto almeno una volta, e ha cercato nel legame con gli altri – o con un luogo – una bussola per orientarsi.

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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono

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