A quasi dieci anni dal successo planetario del primo film, Zootropolis 2 approda nelle sale con l’obiettivo di riportare il pubblico nella metropoli animale che ha ridefinito l’animazione contemporanea. Pur mantenendo il tono leggero e colorato che ne ha decretato il successo, il sequel sceglie una strada più matura, fatta di sfumature emotive e nuove tensioni sociali. Un rientro nella giungla urbana che promette di sorprendere, divertire e, inaspettatamente, far riflettere. Al cinema dal 26 Novembre.

Trama

Quando un’improvvisa ondata di tensione scuote Zootropolis, Judy Hopps e Nick Wilde vengono incaricati di indagare su una serie di misteriosi incidenti che sembrano collegati all’arrivo in città di nuove specie provenienti da ecosistemi finora inesplorati. Tra antiche rivalità, alleanze inaspettate e un segreto che rischia di minare la fragile armonia tra le diverse comunità animali, i due partner dovranno capire non solo chi è il responsabile, ma anche quanto sono disposti a mettere in gioco per difendere un’idea di convivenza che sembra sul punto di sgretolarsi.

Recensione

Zootropolis 2 espande l’universo narrativo con nuovi distretti, nuovi ecosistemi e nuove specie che mettono a dura prova gli equilibri urbani. Ma se la cornice diventa più ampia e spettacolare, la storia si fa sorprendentemente più intima. Judy Hopps e Nick Wilde non sono più semplicemente la recluta idealista e la volpe truffaldina costretta a diventare partner: sono due figure mature, consapevoli, ma anche fragilmente umane. Il film lavora sul loro rapporto senza trasformarlo in un facile melodramma: preferisce le sfumature, le esitazioni, la distanza che nasce quando due persone si fidano profondamente l’una dell’altra, ma non sempre della stessa idea di futuro.

Zootropolis 2 abbraccia la struttura del thriller per famiglie, oscillando tra momenti di comicità slapstick e un’indagine che, pur restando alla portata dei giovani spettatori, accenna a dinamiche più adulte: sospetto, diffidenza, paura dell’altro. L’animazione rimane il punto di forza: la regia si diverte a giocare con texture, masse, microscopici dettagli. E anche quando la storia rallenta, l’occhio trova sempre qualcosa su cui soffermarsi: un’insegna, un’impalcatura, una folla di animali che racconta micro-storie senza una sola parola. Disney qui dà l’impressione di voler spingersi oltre il puro virtuosismo tecnico: c’è una ricerca di carattere, non solo di bellezza.

Il risultato è un’opera che non si accontenta di ripetere la formula del 2016, ma prova a riscrivere il carattere stesso della sua città: una metropoli che non smette di trasformarsi, proprio come i suoi protagonisti. Zootropolis 2 è un film che diverte senza rinunciare a un pensiero, che emoziona senza ricattare, che sa mettere in scena un’amicizia adulta con una sorprendente naturalezza. Un sequel giusto: rispettoso, ambizioso, vivo.

RASSEGNA PANORAMICA
Complessivo
Articolo precedenteMandorla Amara – Recensione del nuovo romanzo di Cristina Cassar Scalia : decima indagine per il vice questore Vannina Guarrasi
Articolo successivoDie my Love – Recensione del film di Lynne Ramsay con protagonisti Jennifer Lawrence e Robert Pattinson
Federica Rizzo
Campana doc, Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione. Mi auguro sempre di fare con passione ciò che amo e di amare follemente ciò che faccio.
zootropolis-2-recensione-del-film-danimazione-disney-diretto-da-byron-howard-e-jared-bushA quasi dieci anni dal successo planetario del primo film, Zootropolis 2 approda nelle sale con l’obiettivo di riportare il pubblico nella metropoli animale che ha ridefinito l’animazione contemporanea. Pur mantenendo il tono leggero e colorato che ne ha decretato il successo, il sequel...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui