Visite e altri incontri di apparente marginalità è un romanzo scritto da Marco Zenone -Editore: Scatole Parlanti – Data di pubblicazione: 27 maggio 2025 -Pagine: 147 -Prezzo: 16,00 €
Trama
Una visita medica piena di ansia e domande sospese. Un parente scomodo da intrattenere, tra chiacchiere e cioccolata. Un incontro “trans-vitreale” tutt’altro che cortese. E poi ancora: guaritori misteriosi, terapie alternative, appartamenti che sembrano usciti da un film gotico.
Visite e altri incontri di apparente marginalità è una raccolta di storie collegate, unite dal filo conduttore delle “visite” – mediche, familiari, psichiche – che assumono via via tinte comiche, grottesche e surreali.
Al centro della narrazione ci sono Sandro “Highlander” Giovannetti – personaggio già noto ai lettori di Non ti voglio – e suo zio Edoardo “Dino” Giovannetti. Entrambi vivono ai margini di una società che li etichetta come “diversi”, ma che non si prende mai il tempo di ascoltarli davvero.
A fare da sfondo, la cittadina di Borgoamaro, descritta con sguardo affettuoso e ironico dall’autore, che si diverte a giocare con i toni del racconto folkloristico e del diario di viaggio.
Recensione
Lo sappiamo: le visite mediche non fanno mai piacere. Ancora meno quando riguardano la mente, il carattere, le fragilità. Quando entri in uno studio neurologico o psichiatrico, l’unica cosa certa è l’incertezza: ci si può ridere su, oppure ci si rassegna. Marco Zenone sceglie la prima strada. E lo fa con ironia, intelligenza e una scrittura che – rispetto al suo esordio – si fa più matura, stratificata, sorprendentemente leggera anche quando tocca temi profondi.
Con questo secondo romanzo, Zenone si allontana dal piano autobiografico e abbraccia la fiction, pur mantenendo una forte componente umana e personale. Visite e altri incontri di apparente marginalità parla di disagio mentale, ma non lo fa con toni pesanti o drammatici. Anzi: il suo è un racconto che smaschera la presunta “normalità”, ridicolizzando – con affetto – l’occhio giudicante del mondo esterno.
Sandro e suo zio Dino sono due marginali solo in apparenza. Due uomini che faticano a stare al passo con le aspettative sociali e familiari, ma che conservano una lucidità profonda, una visione delle cose spiazzante e vera. Alternando i loro punti di vista, con flashback ben dosati e un uso sapiente della voce interiore, Zenone costruisce un doppio percorso narrativo che tiene insieme fragilità e resistenza, ironia e tenerezza.
La struttura del romanzo – fatta di episodi, ricordi e microstorie – potrebbe sembrare frammentata, ma in realtà segue un filo preciso: lo sguardo dell’ uomo normale verso chi non si adegua. Uno sguardo spesso stolto, a volte crudele. Il risultato è una narrazione coesa, capace di mescolare commedia, critica sociale e squarci di poesia urbana.
Lo stile di Zenone è diretto, ma mai superficiale. Gioca con il grottesco senza eccedere, strizza l’occhio al lettore senza compiacerlo troppo. E soprattutto regala una galleria di personaggi indimenticabili, che fanno venire voglia di trasferirsi (anche solo per un weekend) a Borgoamaro.
In conclusione
Visite e altri incontri di apparente marginalità è un romanzo intelligente e divertente, che riesce a parlare di disagio psichico con leggerezza e rispetto. Una lettura che fa sorridere e riflettere, perfetta per chi ama le storie fuori dagli schemi e i personaggi imperfetti, ma profondamente veri.
Marco Zenone firma un’opera matura, ironica, originale. E Borgoamaro, con le sue stranezze e i suoi abitanti sopra le righe, potrebbe facilmente diventare una delle località letterarie più amate dai lettori curiosi.
Dallo stesso autore : Non Ti Voglio
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