Una poco di buono – Sei indagini di Petra Delicado è una raccolta di racconti scritti da Alicia Gimènez -Bartlett e pubblicato da Sellerio Editore nel Gennaio 2025 -pagine 285 – 16,00 euro.
Trama:
Dalla penna di Alicia Giménez-Bartlett, l’autrice che ha dato vita all’ispettrice Petra Delicado, sei racconti densi di mistero e intreccio. Il primo si apre con il cadavere di un’anziana prostituta, «buttato lì come una vecchia bambola rotta; era perfino difficile provare pietà; tutto era così grottesco». E così iniziano anche gli altri racconti: corpi senza nome che nascondono enigmi, realtà distorte e quasi irreali. Da qui parte l’indagine, che decifra il delitto per poi scoprire squarci inquietanti dietro esistenze all’apparenza normali: famiglie rispettabili, individui irreprensibili, vite tranquille.
A raccontare è Petra Delicado in prima persona, con uno stile che la tratteggia senza bisogno di descrizioni esplicite. Dall’antipatia verso i cliché formali affiora il suo passato femminista e radicale.
Dal rapporto diretto con il vice Fermín Garzón emerge il suo umorismo graffiante; dal suo silenzio davanti a vittime e carnefici si intuisce una sincera compassione, anche se la sua tenacia la rende una dura nell’anima.
I racconti di Una poco di buono erano già apparsi in precedenti antologie Sellerio. Raccolti insieme, mostrano tutta la forza narrativa di Giménez-Bartlett, capace di creare misteri urbani densi di umanità e di disfarli pezzo per pezzo attraverso una galleria di personaggi veri, presi dalla vita.
Recensione:
È vero, le sei indagini raccolte in questo volume non sono inedite, come la stessa Sellerio ha dichiarato. Nonostante questo, come sottolinea l’editore, messe insieme trovano una propria identità, profondità umana e valore psicologico.
Ammetto che, a parte la sesta storia Tutti vogliono essere belli, non ricordavo di aver letto gli altri racconti. È stato come affrontarli per la prima volta, riscoprendo lo stile e il talento di Giménez-Bartlett nel costruire gialli inseriti in contesti familiari, sociali e personali, perfettamente riconoscibili come suoi.
Sono sei indagini molto diverse tra loro, unite però da un sottile filo rosso: l’amore nelle sue sfumature più tossiche. Amore che si trasforma in insofferenza, gelosia, avidità, egoismo, ipocrisia e tradimento.
La scrittura della Bartlett è scorrevole, avvincente, ben ritmata. Il suo linguaggio semplice ed efficace riesce a descrivere senza fronzoli il lato oscuro dell’animo umano.
Nel primo racconto, una donna – madre e moglie malata di Alzheimer – viene uccisa e fatta passare per una vecchia prostituta. Certa che “gli ultimi” non interessino a nessuno. Peccato che ad indagare ci siano Petra e Fermín, pronti a smontare le false certezze dell’assassino.
La seconda e terza indagine, La sinistra speranza e Un vero e proprio viaggio, parlano invece di orrori familiari: quando l’amore genitoriale si trasforma in odio e morte, solo perché un figlio non soddisfa le aspettative dei genitori.
Quando viene settembre, la quarta indagine, è – a mio parere – la più riuscita, toccante e crudele. Un racconto sconvolgente su come l’ipocrisia borghese, mascherata da fede religiosa, renda due genitori inadatti a prendersi cura del figlio adottivo, trattato con disprezzo rispetto ai figli naturali avuti dopo.
Le ultime due storie, pur meno forti a livello narrativo, mantengono vivo l’interesse fino alla fine. Parlano d’amore a ogni età: un amore giovanile e uno nella terza età, entrambi così travolgenti da spingere i protagonisti verso il punto di non ritorno quando l’illusione svanisce.
In conclusione, Una poco di buono è una raccolta interessante, godibile e di valore letterario, che permette di scoprire o riscoprire il talento umano e investigativo della coppia Petra Delicado e Fermín Garzón.