The Traitors Italia è su  Prime Video (i primi 4 episodi sono disponibili da ieri). È un reality show psicologico basato su un format olandese che ha vinto ogni premio, in cui Leali e Traditori si danno battaglia in un castello. Noi spettatori sappiamo subito chi sono i tre Traditori, ma i concorrenti no.

 Ancora un format internazionale riciclato? Un altro reality tra vip e castelli? “The Traitors Italia” ha senso per lo spettatore pagante o è l’ennesimo programma che non aggiunge nulla al palinsesto?

 Forse non inventa nulla, ma è l’esperimento sociale sulla cattiveria che ci meritiamo. E costa meno di una cena fuori.

Serie Tv
🫣: Guardabile (vuoi sapere di più sul funzionamento? leggi la legenda)

​TRE MOTIVI PER VEDERE THE TRAITORS ITALIA

​1. Il Tradimento è il Nuovo Eroe Televisivo (E Ci Piace)

Lo confesso: questa è la cosa che mi ha colpito di più. Il tradimento, l’atto più vile e ignobile, quello che ci portiamo dietro da Giuda a Bruto, quello che distrugge amicizie e matrimoni, qui viene celebrato. Non come vizio, ma come strategia. Il format ribalta la morale: chi è bravo a mentire, chi manipola meglio, chi tradisce con arte, vince tutto. È uno schiaffo alla nostra educazione etica. E vedere personaggi noti costretti a mettere in scena questa ignominia è intrigante, perché li spoglia di ogni corazza pubblica. Si ride, sì, ma è un riso amaro: siamo noi, spettatori paganti, a goderci l’esaltazione del vizio. Non è un reality, è un esperimento sociale sulla nostra ipocrisia.

​2. Il Trio che Trasforma il Gioco: Tanica, Giofrè e Pollio

​Il cast è variopinto, ma il vero interesse è dato dal terzetto Rocco Tanica, Giuseppe Giofrè e Mariasole Pollio. Sono loro i personaggi da tenere d’occhio.

  • La Crescita Inattesa: Il bello è che sembrano i più “deboli” o fuori contesto all’ingresso. Invece, proprio in quel contesto di pressione psicologica, la loro performance cresce esponenzialmente.
  • Chi Emerge: Giuseppe Giofrè si cala nella parte come un professionista, apparendo subito credibile. Mariasole Pollio è la sorpresa, uscendo dalla distanza iniziale e riscattandosi con bravura nel corso delle puntate. E Rocco Tanica? Lui rimane la distanza, l’osservatore che con intelligenza e sarcasmo fa paura a tutti.
  • Il Confronto è Tutto: Vedere queste personalità così diverse scontrarsi e tentare di fidarsi è la chimica perfetta del sospetto.

​3. Il Doppio Confronto: Il Vero Motore del Brivido

​La vera forza del format non è solo il cast, ma la sua struttura chirurgica e il ritmo serrato garantito dal doppio confronto quotidiano.

  • Noi Sappiamo, Loro No: Fin dalla prima puntata, allo spettatore vengono svelati i nomi dei tre Traditori. Questa conoscenza è la chiave di volta: ci fa vivere la storia come un thriller psicologico, dove assistiamo ai tentativi fallimentari dei Leali di smascherare chi mente. Il riciclo, qui, diventa un’arte.
  • La Doppia Tagliola: Ogni episodio ha due momenti di tensione altissima. Di notte, i tre Traditori si riuniscono nel Conclave per decidere chi eliminare (“uccidere”). Di giorno, tutti i concorrenti si riuniscono alla Tavola Rotonda per “bandire” chi credono sia un Traditore. Questo meccanismo di eliminazione garantisce un ritmo narrativo serrato che non lascia mai tregua.
  • La Lentezza Necessaria: Il fatto che il gioco carburi lentamente nei primi episodi, con concorrenti inizialmente goffi, è in realtà un pregio. La pressione li costringe a evolversi, trasformando il reality in un vero esperimento sociale.

Consigliata. Ti tiene sveglio sul divano. È un’ottima operazione di Prime Video, ben fatta e soprattutto onesta nella sua cattiveria psicologica.

​La presenza di Alessia Marcuzzi come “Castellana” è una nota che va fatta, ma senza infamia e senza lode. Fa il suo, accompagnando lo spettatore attraverso le regole del gioco con professionalità. Tuttavia, il format, austero e psicologico, la contiene forse troppo. Non le permette di brillare come in contesti più aperti (tipo Red Carpet), confermando il dubbio che in un prodotto così “di nicchia” per le piattaforme, la sua figura risulti fuori target o comunque secondaria alla potenza del meccanismo di gioco.

 

RASSEGNA PANORAMICA
Complessivo
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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono
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