Biglietto:
😕 Biglietto: Omaggio

The Shrouds è un film del 2024 scritto e diretto da David Cronenberg, con Vincent Cassel, Diane Kruger, Guy Pearce, Sandrine Holt.

Sinossi:

Karsh (Vincent Cassel) è un imprenditore creativo. Dopo aver perso la moglie, non si rassegna all’idea di non poter più avere alcun contatto con lei. Ossessionato dal desiderio di mantenere un legame con i defunti, progetta un dispositivo innovativo che permette di connettersi con i corpi all’interno dei sudari funerari.

Recensione:

David Cronenberg sembra essersi stancato delle etichette che lo definiscono da decenni: espressioni come horror alla Cronenberg o riferimenti al suo stile iconico. Con The Shrouds, presentato a Cannes 2024, il Maestro del body horror spiazza il pubblico con un’opera diversa dalle aspettative. 

Al centro della narrazione c’è il confronto con la morte, un tema che Cronenberg affronta con uno sguardo profondamente personale.

Attraverso Karsh, interpretato da un coinvolto Vincent Cassel, Cronenberg esplora le proprie paure e ossessioni. L’attore si assume il compito delicato di incarnare questo alter ego del regista, ma la sua interpretazione risulta a tratti piatta e priva di quella carica emotiva necessaria per coinvolgere lo spettatore.

La sceneggiatura, profondamente segnata dall’approccio autobiografico del regista, fatica a mantenere un equilibrio narrativo.

Se da un lato affascina l’idea provocatoria di un futuro in cui esistono ristoranti nei cimiteri e app per monitorare la decomposizione dei corpi.  Dall’altro queste intuizioni non bastano a salvare una struttura narrativa che risulta frammentata e a tratti dispersiva.

Anche Diane Kruger, nonostante il doppio ruolo di Becca (la moglie defunta) e Terry (la sorella gemella innamorata del cognato), non riesce a emergere con la forza necessaria. Il personaggio rimane intrappolato nel cortocircuito tra la dimensione personale e quella creativa del film.

The Shrouds si presenta così come un’opera personale e malinconica, che va interpretata più come un lungo addio alla persona amata che come un classico horror. Chi si aspetta il Cronenberg delle mutazioni fisiche e dei tormenti corporei potrebbe rimanere deluso, ma il regista offre uno sguardo intimo e vulnerabile, mettendo in scena il suo dialogo con la perdita e l’ossessione di superare il confine tra vita e morte.

In definitiva, The Shrouds è un’opera complessa e imperfetta, che riflette il bisogno umano di dare un senso al lutto, con una riflessione profonda sulle conseguenze emotive e psicologiche di chi non riesce a lasciar andare. Forse non è il Cronenberg che i fan si aspettavano, ma il Maestro non ha ancora smesso di esplorare i lati più oscuri dell’animo umano.

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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono

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