Sicilia Express è la nuova miniserie natalizia di Ficarra e Picone che mescola commedia, quotidianità e un tocco di fantasia. Protagonisti sono due amici siciliani che lavorano a Milano e sognano di tornare più spesso a casa, finché un imprevisto surreale — un portale capace di collegare in un attimo nord e sud — sconvolge le loro vite. Tra risate, imprevisti e un viaggio continuo tra due mondi, la serie racconta con leggerezza il tema della distanza e dell’appartenenza, mantenendo intatto lo stile ironico e affettuoso del celebre duo. Su Netflix dal 5 dicembre.

3 Motivi per guardare Sicilia Express

1. Una comicità che scalda il cuore

Ficarra e Picone tornano alla loro formula migliore: battute intelligenti, tempi comici perfetti e situazioni assurde che però parlano della vita di tutti i giorni. È una serie che fa ridere senza cattiveria, con quella leggerezza capace di mettere di buonumore dopo una giornata pesante. La serie adotta un tono leggero, in qualche passaggio quasi favolistico, senza rinunciare a inserti di satira sociale. È una commedia degli equivoci che non ha paura di flirtare con il fantastico, mantenendo un ritmo brillante e una struttura episodica semplice ma funzionale.

2. Un racconto moderno sull’Italia che si sposta

Al centro di Sicilia Express c’è il tema della distanza: geografica, affettiva, identitaria. La serie riflette sul pendolarismo emotivo di chi lascia la propria terra per lavoro, sulla nostalgia latente e sulla complessità del sentirsi “divisi” tra due vite. Il portale, per quanto surreale, funziona come metafora efficace: chi parte vorrebbe annullare gli spazi, accorciare le ore, ritrovarsi sempre lì quando serve. Parallelamente, Ficarra e Picone affrontano il divario Nord–Sud con delicatezza e ironia. Non cercano la denuncia, ma l’osservazione affettuosa di due realtà che continuano a guardarsi con curiosità, incomprensioni e qualche inevitabile stereotipo.

3. La Sicilia come grande protagonista

La regia, sobria, lascia spazio ai luoghi e agli attori. La Sicilia è fotografata con calore, luce e cura, diventando quasi un personaggio: il paesaggio, il dialetto, le tradizioni sono parte integrante della narrazione. Milano, per contrasto, viene mostrata come metafora dell’efficienza e della distanza, creando un binomio visivo che sostiene i temi portanti della serie. La sceneggiatura è pulita, anche se a tratti prevedibile. Alcune trovate brillano, altre si appoggiano un po’ troppo su meccanismi noti. L’elemento fantasy, per quanto non sempre armonico, aggiunge freschezza al format e apre spazi per situazioni esilaranti.

Sicilia Express è un prodotto fresco, accessibile e coerente con l’identità artistica dei suoi autori. Non ambisce a rivoluzionare il genere né a offrire una riflessione sociologica profonda, ma riesce a raccontare con delicatezza e ironia la complessità della vita di chi vive lontano da casa.

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Federica Rizzo
Campana doc, Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione. Mi auguro sempre di fare con passione ciò che amo e di amare follemente ciò che faccio.

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