Mickey 17 è un film di fantascienza del 2025, scritto e diretto da Bong Joon Ho. Tratto dal romanzo Mickey7 (2022) di Edward Ashton, con Robert Pattinson, Naomi Ackie, Toni Collette, Steven Yeun, Mark Ruffalo, Angus Imrie e Anamaria Vartolomei.
Trama:
Nel 2054, la crisi delle risorse sulla Terra spinge l’umanità a esplorare nuovi mondi, sotto il controllo di potenti leader guidati da interessi politici ed economici. Tra questi spicca Kenneth Marshall, un ex politico in cerca di riscatto, che guida una spedizione su un pianeta ostile abitato da misteriose creature aliene.
Mickey Barnes, un uomo in fuga da pericolosi usurai, accetta un contratto come “sacrificabile”, un ruolo che lo condanna a morire ripetutamente. Grazie a una tecnologia avanzata, il suo corpo viene “ristampato” con tutti i ricordi e la coscienza intatti, trasformandolo in una risorsa rinnovabile per la missione.
Recensione: Bong Joon Ho tra critica sociale e fantascienza esistenzialista
Dopo il successo mondiale di Parasite, Bong Joon Ho torna con un’opera che mescola fantascienza e riflessione esistenzialista, affrontando temi come il valore della vita umana, il potere della tecnologia e la mercificazione dell’individuo.
Robert Pattinson offre un’interpretazione intensa di Mickey Barnes, un uomo intrappolato in un ciclo di morti e rinascite. La sua unica via di fuga dalla Terra diventa una condanna in un viaggio interstellare che non ha nulla di eroico, ma si configura come un’operazione di conquista e sfruttamento.
Al vertice della spedizione troviamo Kenneth Marshall (Mark Ruffalo), un politico fallito pronto a tutto pur di affermare il proprio dominio, affiancato dalla spietata Gwen (Toni Collette). Mickey diventa un ingranaggio di questo meccanismo di potere, un essere sacrificabile il cui corpo e i cui ricordi vengono sfruttati per il progresso.
Durante il viaggio di quattro anni, un errore fortuito porta alla creazione di due versioni di lui: Mickey 17 e Mickey 18. Due individui identici nell’aspetto, ma diversi nella personalità. Chi ha il diritto di esistere? Chi deve essere eliminato?
Bong Joon Ho affronta questo dilemma con toni ironici e grotteschi, offrendo una critica tagliente alla tecnologia e al potere delle grandi corporazioni. Tuttavia, sebbene il film sia provocatorio e affilato, non raggiunge la stessa intensità narrativa dei suoi lavori precedenti.
Tra nichilismo e una sottotrama romantica tra Mickey e Nasha, un’agente di sicurezza che lo ama in ogni sua reincarnazione, Mickey 17 esplora l’identità e l’anima umana in un futuro in cui la clonazione è accettata. La tecnologia che rigenera Mickey rappresenta un’evoluzione della clonazione: non si limita a ricreare il corpo, ma conserva la coscienza dell’originale.
La conclusione del film vede Mickey 17 e Mickey 18 opporsi a Kenneth Marshall, riaffermando l’unicità dell’individuo e sottolineando come l’anima umana non possa essere replicata. Un messaggio potente e inquietante, che ci spinge a riflettere su un futuro forse più vicino di quanto pensiamo.