Material Love è un film di Celine Song con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans.
Trama
La storia ruota attorno a Lucy (Dakota Johnson), giovane e brillante professionista che lavora per una prestigiosa agenzia di matchmaking, specializzata nel trovare il partner ideale per clienti facoltosi: manager, avvocati e ricchi professionisti.
Lucy, però, non ha una relazione: convinta che l’amore sia più una questione di calcoli che di emozioni autentiche, vive schermata dietro un approccio lucido e razionale. Tutto cambia quando la sua vita sentimentale si complica con un triangolo amoroso: da una parte John (Chris Evans), ex fidanzato e attore squattrinato con cui ha condiviso cinque anni di storia. Dall’altra parte Harry (Pedro Pascal), miliardario affascinante conosciuto durante il matrimonio di due clienti. Harry sembra il candidato perfetto: bello, ricco, gentile, un vero “unicorno” da manuale. Ma la ricomparsa di John incrina la corazza di Lucy, ricordandole emozioni mai sopite. Così, tra carriera e desiderio, sicurezza e passione, Lucy si trova a fare i conti con la più antica delle domande: scegliere con il cuore o con la ragione?
Recensione
Viviamo in un’epoca frenetica, dominata dal consumismo e dalle app di incontri. Material Love si inserisce in questo contesto e lo racconta con ironia e amarezza.
Un triangolo che è molto più di una storia d’amore
Il film non parla solo di sentimenti, ma di due visioni opposte della vita.
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Harry rappresenta la stabilità, la sicurezza, l’ideale sociale.
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John porta con sé la fragilità della passione, l’imprevedibilità dell’amore autentico.
Lucy, interpretata da una convincente Dakota Johnson, resta intrappolata tra questi due poli. Per tre quarti del film, Celine Song costruisce un racconto intelligente e pungente, lontano dai cliché della commedia romantica.
Ragione o sentimento?
Lucy è una “matcher” professionista: sa leggere i desideri degli altri, ma fatica a capire i propri. Con Harry sembra avere davanti l’uomo da sogno. Ma con John riscopre emozioni che pensava di aver dimenticato.
La regista mostra così un amore che non è mai semplice, né perfetto. Perché, come il film ribadisce più volte, il cuore non segue la logica.
Il film convince per gran parte della sua durata. È brillante, ironico, cinico al punto giusto. Lo spettatore si diverte e si riconosce nei dilemmi di Lucy.
Il problema arriva nel finale. Dopo aver portato avanti una visione amara e realistica, Song sceglie una conclusione più commerciale e rassicurante. Una scelta che smorza l’impatto del film e tradisce in parte le premesse iniziali.
Cast e interpretazioni
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Dakota Johnson è il cuore pulsante del film: intensa e credibile.
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Pedro Pascal funziona nel ruolo dell’uomo perfetto ma non immune da fragilità.
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Chris Evans è meno credibile. È difficile crederlo nei panni di un attore fallito e senza prospettive, troppo lontano dalla sua immagine da star.
Conclusione
Material Love è una commedia agrodolce che racconta con lucidità e ironia i rapporti amorosi contemporanei.
Per tre quarti è un film brillante e incisivo, capace di evitare i cliché del genere. Purtroppo il finale “commerciale” ne limita la forza, rendendolo meno spietato e meno memorabile di quanto avrebbe potuto essere.
Material Love è riuscito a metà, restando comunque uno specchio sincero delle contraddizioni dell’amore di oggi.