Titolo : L’uomo del porto – Autrice : Cristina Cassar Scalia – Data Pubblicazione Maggio 2021 – Casa Editrice : Einaudi Editore -pagine : 328 – Prezzo : 13,50
Trama
A Catania, nella grotta di un fiume sotterraneo usata come saletta da un locale molto frequentato, viene ritrovato il corpo di un uomo barbaramente accoltellato.
A occuparsi del caso è il vicequestore Vanina Guarrasi, che da settimane vive sotto scorta a causa di una minaccia arrivata dalla mafia palermitana.
La vittima è Vincenzo La Barbera, professore di filosofia amato dagli studenti e noto per la sua vita solitaria: abitava infatti su una vecchia barca a vela ormeggiata nel porto. Nessun debito, nessun legame con la criminalità: un uomo apparentemente irreprensibile.
Eppure qualcuno lo ha ucciso, abbandonandolo nel letto dell’Amenano, il fiume che scorre sotto il centro storico di Catania, coperto dalla lava secoli fa.
Le indagini sono complesse e prive di indizi. La soluzione, forse, si nasconde nel passato ribelle della vittima.
Come sempre, al fianco di Vanina c’è l’instancabile Biagio Patanè, ex commissario che non ha perso fiuto né ironia.
Recensione
Ormai non è più un’ipotesi: Cristina Cassar Scalia è la nuova Regina del giallo italiano.
Dopo la scomparsa del Maestro Camilleri, è riuscita a colmare un vuoto gigantesco con talento, coerenza narrativa e una capacità rara: raccontare la “sicilianità” in modo autentico, vivo, riconoscibile.
Non una scopiazzatura del mondo montaliano: una voce nuova, che parla la stessa lingua dell’isola ma con un accento tutto suo.
Da catanese – lo scrivo senza filtri – quando le storie di Vanina approderanno in TV, Catania vivrà la stessa rinascita culturale e turistica che Scicli e Ragusa hanno vissuto grazie a Montalbano. E sarà più che meritato.
L’uomo del porto è un piccolo gioiello di equilibrio.
Ogni dettaglio è funzionale, ogni passaggio è calibrato. Il romanzo è costruito con precisione chirurgica, alternando indagine, squarci di vita catanese, dinamiche di squadra e momenti di profonda umanità.
La forza della Scalia sta anche nel suo cast: una squadra di personaggi credibili, mai caricaturali, ciascuno con le proprie sfumature.
E poi c’è Vanina: sarcastica, intensa, forte, ma sempre in bilico tra la vita pubblica e le ombre che la inseguono da Palermo.
Il ritmo è impeccabile: non ci sono pagine morte, non ci sono deviazioni inutili. L’intreccio scorre con coerenza, crescendo di tensione fino alle ultime pagine, dove tutto trova il suo posto ma non senza lasciare qualche ferita aperta.
L’uomo del porto offre tutto ciò che un lettore appassionato del genere chiede:
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atmosfere noir siciliane,
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momenti da commedia,
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scavi nel passato,
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spigoli familiari,
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e sì, anche qualche irresistibile svolta sentimentale.
Un romanzo da divorare, che conferma ancora una volta una verità semplice:
Cassar Scalia non sta solo scrivendo gialli. Sta costruendo un mondo. E noi lettori ne siamo già dipendenti.
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