Le assaggiatrici è un romanzo di Rosella Postorino, pubblicato da Feltrinelli nel gennaio 2018. Un’opera intensa e coinvolgente, vincitrice del prestigioso Premio Campiello, che esplora un aspetto poco conosciuto della Seconda Guerra Mondiale.
Sinossi
La prima volta che entra nella stanza dove consumerà i pasti, Rosa Sauer ha fame. “Da anni avevamo fame e paura”, racconta. Con lei ci sono altre nove donne, abitanti di Gross-Partsch, un piccolo villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto tra i boschi. È l’autunno del 1943. Rosa è fuggita da Berlino per scampare ai bombardamenti e ora vive con i suoceri, mentre il marito Gregor combatte sul fronte russo.Quando le SS ordinano: “Mangiate”, la fame ha la meglio. Poi, subito dopo, arriva il terrore. Per un’ora devono rimanere sotto osservazione: il loro compito è assaggiare i pasti destinati al Führer, per assicurarsi che non siano avvelenati. Nel microcosmo della mensa forzata, tra le donne nascono alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Rosa, l’unica “straniera”, fatica a guadagnarsi la fiducia delle altre, ma si sorprende a cercarla, soprattutto con Elfriede, la più ostile e carismatica del gruppo. Poi, nella primavera del 1944, arriva il tenente Ziegler. Con lui si instaura un clima ancora più teso e opprimente. Tra lui e Rosa nasce un legame proibito, intenso, difficile da comprendere. Intanto, su tutti loro incombe l’ombra del Führer, una presenza che non compare mai direttamente, ma che condiziona ogni scelta, ogni respiro.
Recensione
C’è sempre una prima volta.
E questa, per me, è stata una prima volta particolare.
Non posso dire di essere immune ai pregiudizi sui premi letterari. Ho sempre avuto un certo scetticismo verso libri che vengono celebrati più per il nome della casa editrice che per il reale valore dell’opera. Ma questa volta ho deciso di mettere da parte le mie riserve e dare una possibilità a “Le assaggiatrici”.
E devo ammetterlo: ho fatto bene.
Rosella Postorino ha scritto un romanzo originale, toccante, intenso, capace di unire una solida base storica a una narrazione avvincente. Il risultato è un libro che cattura e scuote, portando il lettore dentro una realtà tanto assurda quanto vera.
Un romanzo che lascia il segno
Uno dei punti di forza del libro è proprio questo: riesce a raccontare un aspetto poco conosciuto della Seconda Guerra Mondiale, quello delle donne costrette a rischiare la vita a ogni pasto, diventando vittime sacrificali per proteggere Hitler da eventuali avvelenamenti.
Come racconta la stessa autrice nei ringraziamenti finali:
“A settembre del 2014 lessi su un giornale italiano un trafiletto a proposito di Margot Wölk, l’ultima assaggiatrice di Hitler ancora in vita. Frau Wölk aveva sempre taciuto sulla sua esperienza, ma a novantasei anni aveva deciso di raccontarla. Il desiderio di approfondire la sua storia fu immediato. Frau Wölk è morta prima che potessi incontrarla, ma potevo provare a capire perché mi avesse colpito tanto. Così ho scritto questo romanzo.”
La forza di “Le assaggiatrici” sta proprio in questo: nel mantenere vivo un pezzo di memoria, nel dare voce a una vicenda che, altrimenti, sarebbe rimasta sepolta sotto il peso della Storia.
Paura, fame e il paradosso della sopravvivenza
Leggere questo libro significa immergersi in un paradosso inquietante: da un lato la paura costante di morire avvelenati, dall’altro il privilegio di poter mangiare in un’epoca di carestia e miseria.
Le protagoniste sono condannate a vivere tra il terrore e il senso di colpa, tra la necessità di nutrirsi e la consapevolezza di poter essere sacrificate da un momento all’altro.
Eppure, la Postorino non si limita a raccontare la guerra. Scava nei sentimenti, nelle dinamiche umane, dando vita a personaggi credibili, imperfetti, complessi. Rosa non è un’eroina, ma una donna che cerca di sopravvivere, di trovare un senso nel caos.
Conclusioni – Perché leggere “Le assaggiatrici”
“Le assaggiatrici” non è solo un romanzo storico. È un libro che entra sotto pelle, che costringe a riflettere sulla fragilità umana, sul senso di colpa, sulla paura della morte e il desiderio di vivere, a ogni costo.
Se cercate una lettura leggera e spensierata, questo libro non fa per voi. Ma se volete una storia che lascia il segno, che vi farà provare emozioni forti e vi porterà dentro una delle pagine più oscure della Storia, allora non potete perdervelo.