Le assaggiatrici è un film del 2025 diretto da Silvio Soldini, ispirato all’omonimo romanzo di Rosella Postorino, che a sua volta trae spunto dalla vera storia di Margot Wölk, una delle donne costrette ad assaggiare i pasti destinati a Hitler per verificarne l’assenza di veleni. Al cinema dal 27 marzo.
Trama
Siamo nel 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale. Rosa Sauer (Elisa Schlott) è una giovane berlinese che, dopo la morte dei genitori e con il marito Gregor impegnato al fronte, si rifugia presso i suoceri in un villaggio della Prussia Orientale. Un giorno, Rosa viene requisita dalla SS insieme ad altre giovani donne del villaggio e portata in una caserma. Il loro compito è chiaro e spaventoso: assaggiare i pasti destinati a Hitler, che teme di essere avvelenato. Ogni giorno, tre volte al giorno, le donne vengono condotte in una mensa sorvegliata, dove mangiano sotto gli occhi dei soldati, aspettando con ansia di vedere se il cibo è sicuro o se qualcuna di loro cadrà avvelenata.
Recensione
Adattamento fedele ed austero, Le assaggiatrici è un film che sin da subito si colloca nell’ambito di un cinema, soprattutto europeo, volto al racconto di ciò che è stato il nazismo attraverso, però, un punto di vista esclusivo ed inedito: quello di una giovane donna, che pian piano mostra la paura e il dissenso della popolazione tedesca. Il tutto rimanendo, quindi, dentro una realtà quotidiana, cittadina, senza mai mostrarci ne il fronte, ne i campi di concentramento, ma “semplicemente” mostrandoci i suoi effetti nella vita di tutti i giorni.
Le assaggiatrici è un’opera solida, realizzata con molta cura, con interpreti straordinarie, in grado di raccontare, senza fronzoli, una storia vera con grande impatto emotivo, portando sullo schermo la paura quotidiana di queste donne costrette a rischiare la vita per il Führer. Il film si dimostra ben scritto, lineare, ma, aldilà dell’interessante storia raccontata, rimane non particolarmente incisivo per essere ricordato nel filone del genere a cui appartiene.
Le Assaggiatrici – Recensione del romanzo di Rosella Postorino, vincitrice del Premio Campiello 2018