Lo confesso: ho sempre avuto un debole per le sfide. È la sfida che RaiPlay lancia in questa Festa del Cinema di Roma 2025, nella sezione Alice nella Città, si chiama L’Appartamento Sold Out.

Serie Tv
🫣: Guardabile (vuoi sapere di più sul funzionamento? leggi la legenda)

​Siamo di fronte a un esperimento che, ve lo dico subito, funziona. Una dramedy in otto episodi da mezz’ora l’uno – formato perfetto, tagliente – diretta a quattro mani da Giulio Manfredonia e Francesco Apolloni. La serie, con Giorgio PasottiLiliana Fiorelli e Mohamed Zouaoui a guidare il cast, è un buon compromesso: si lascia guardare. Anzi, ti tiene incollato. Affronta l’emergenza abitativa a Centocelle con la scusa di una truffa, mettendo tre coppie diversissime a convivere forzatamente.

​È stata presentata oggi, giovedì  23 ottobre 2025, e arriverà prestissimo in streaming su RaiPlay.

Perché vederla? Mettete in soffitta il finto snobismo da cinema d’autore. Vi diamo tre buoni motivi per guardarla

1. La Casa Come Campo di Battaglia: La Trama non è Commedia, è Cronaca

​Qui il primo motivo è lampante: L’Appartamento Sold Out prende di petto uno dei nervi scoperti più dolorosi del nostro Paese: l’edilizia popolare.

​Parliamoci chiaro: la casa in Italia è un campo di battaglia. Le lunghe liste d’attesa non generano solo burocrazia, ma conflitto sociale e rabbia tra italiani e immigrati. La truffa che dà il via alla storia – un truffatore vende lo stesso alloggio in perfetta contemporanea a tre nuclei familiari – è brutale e divertente al contempo.

​Questa convivenza forzosa ci costringe a guardare in faccia i nostri pregiudizi, ma soprattutto a guardare l’assurdità di un sistema che ci mette gli uni contro gli altri. Questo non è fiction, è cronaca con le risate.

2. Cast e Antropologia: I Personaggi Rivelano le Ipocrisie Italiane

​Il secondo motivo è la qualità attoriale e l’alchimia tra i protagonisti. Se da un lato abbiamo nomi di prestigio come Giorgio Pasotti (che interpreta Armando) e Liliana Fiorelli (la parrucchiera) – attori solidi che non sbagliano un colpo –, dall’altro i co-protagonisti etnici (come Mohamed Zouaoui) sono perfettamente adeguati.

​Il cast, in generale, consente un equilibrio notevole, capace di alternare i toni da commedia con quelli di una vera e propria indagine antropologica. La serie scava all’interno delle coppie.

​Il personaggio di Pasotti, per esempio (lo scrittore radical chic che si scopre ipocrita), è il primo a cadere nella trappola dell’egoismo, tentando di buttare fuori gli altri. Lo confesso: vedere la sua ipocrisia venire a galla è un colpo di genio.

3. Struttura e Fruibilità: L’Efficacia del Formato Breve su RaiPlay

​Il terzo motivo è prettamente tecnico, ma decisivo. L’Appartamento Sold Out è composta da otto episodi da circa mezz’ora l’uno. E questo, amici miei, è oro colato.

Parliamoci chiaro: la durata e la struttura a otto episodi contribuiscono enormemente alla fruibilità della serie. Certo, magari otto episodi bastavano, sei, e alcune dinamiche sono un po’ ripetute, ma la scrittura è ben centrata e funziona nel suo complesso. Ci sono colpi di scena, ma la serie lascia anche ampi spazi di riflessione.

​La struttura permette di non diluire la tensione e di non annoiare mai lo spettatore. E questo è un merito raro. La scrittura è efficace e la struttura è solida: un doppio colpo che, per il prodotto italiano in streaming, è un segnale di vitalità.

Conclusioni e Uscita

​In un panorama seriale spesso affollato di prodotti derivativi, L’Appartamento Sold Out si ritaglia il suo spazio di necessità. Non è solo una commedia: è uno specchio puntato sull’Italia che sgomita per un posto al sole, o per un tetto sopra la testa.

​La serie è stata presentata oggi ad Alice nella città e arriverà prestissimo su RaiPlay. Non fate gli snob e non perdetela. È un prodotto ben strutturato che, per la TV generalista italiana, alza l’asticella.

RASSEGNA PANORAMICA
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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono
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