La Costanza è un’eccezione è un romanzo scritto da Alessia Gazzola e pubblicato da Longanesi il 30 agosto 2022 – pagine 304 – euro 19,00
Sinossi:
Facciamo il punto. Costanza, dopo la laurea in medicina, è stata costretta a lasciare la sua amata e luminosa Sicilia per trasferirsi nel freddo e malinconico Nord. A scaldare i cuori, però, ci pensa Marco, affascinante padre della sua incantevole Flora, che Costanza, non senza qualche esitazione, ha deciso di introdurre nella vita della figlia. Dopo molte tribolazioni, Marco ha praticamente lasciato la storica (e decisamente perfetta) fidanzata all’altare. Costanza (seppur decisamente imperfetta) credeva l’avesse fatto per lei, ma ora non ne è più così sicura, considerato che Marco prende tempo e si comporta in modo piuttosto ambiguo. Come se la situazione non fosse già abbastanza complicata, gli ex colleghi la richiamano per un incarico ben retribuito: l’ultima discendente di un’antica famiglia veneziana, gli Almazàn, desidera aprire le tombe dei suoi antenati per scoprire la verità su alcune dicerie calunniose che da secoli avvolgono di mistero il casato.
Costanza non vorrebbe accettare, ma la sua curiosità è troppo forte… e, come se non bastasse, scopre che nell’operazione è coinvolto anche Marco. Con coraggio, determinazione e tanta, tanta costanza, l’eroina dai capelli rossi affronterà nuove sfide, svelerà antiche trame e proverà a comprendere il proprio cuore.
Recensione:
Dispiace dirlo, ma è difficile salutare la Dott.ssa Costanza Macallè con una recensione non positiva.
Purtroppo, il proverbio Non c’è due senza il tre non si applica al terzo e ultimo romanzo della saga.
La Costanza è un’eccezione rappresenta, a mio modesto parere, un evidente passo indietro rispetto ai precedenti capitoli. Ci troviamo di fronte a una storia narrativamente stiracchiata e sentimentalmente forzata. La volontà di Alessia Gazzola di chiudere con questo personaggio ha, paradossalmente, bruciato quanto di buono era stato seminato nei romanzi precedenti.
La fretta autoriale di porre fine alle disavventure professionali e sentimentali di Costanza ha generato un cortocircuito nell’intera saga. Comprendo che un’autrice possa desiderare di chiudere un ciclo, ritenendo esaurita la vena creativa, ma non in questo modo.
Costanza Macallè meritava un’uscita di scena più coerente, plausibile e in linea con il percorso raccontato finora. Invece, la lettura di La Costanza è un’eccezione trasmette un senso di fretta e di desiderio di chiusura che mal si concilia con l’affetto del lettore verso questo personaggio.
La mia sensazione è che Alessia Gazzola abbia voluto evitare l’effetto Allieva, per non rimanere intrappolata per anni nello stesso personaggio. Tuttavia, in questo tentativo di chiudere in fretta, ha sacrificato la profondità e la coerenza narrativa che avevano reso così apprezzabile Costanza. Pur mantenendo la struttura già sperimentata nei romanzi precedenti, con l’alternanza tra presente e passato, questa volta l’intreccio risulta meno fluido e brillante. La componente storica, di solito uno dei punti di forza della Gazzola, appare meno coinvolgente e meno integrata con le vicende personali di Costanza.
Anche i problemi di cuore della protagonista, il suo tira e molla con Marco, appaiono slegati e fuori contesto. Il risultato è un romanzo che, pur essendo piacevole, non è all’altezza della fama e del valore del brand Gazzola. Il mio auspicio è che Alessia Gazzola ci ripensi e decida di dare a Costanza Macallè un finale più adeguato e meritevole. Lo merita il personaggio, lo meritiamo noi lettori e, soprattutto, non possiamo accettare che l’ultima parola su Costanza sia l’incostanza narrativa di questo capitolo finale.
Della stessa autrice : Questione di Costanza