Joker Scatenato – Il lato oscuro della comicità è un saggio scritto da Guido Vitiello, pubblicato l’11 febbraio 2025 da Feltrinelli Editore (171 pagine, €17,00).
Sinossi
Per oltre mezzo secolo, il divertimento, la comicità e l’umorismo sono stati considerati strumenti di pacificazione sociale. Nel 1985, il critico americano Neil Postman, nel suo pamphlet Divertirsi da morire, annunciava che la televisione commerciale ci aveva trascinati in un “mondo nuovo” ilare e rincretinito, come profetizzato da Aldous Huxley in Il mondo nuovo. Poi, però, è accaduto qualcosa di imprevisto. La nostra è ancora una società dominata dal divertimento, ma la comicità ha smesso di essere un semplice gas esilarante: è diventata un’arma per feroci duelli politici e guerre culturali. Il discorso pubblico è sempre più intriso di sarcasmo e cinismo. Il confine tra potere e satira è sfumato: i leader politici assumono toni da stand-up comedian, mentre i comici intraprendono carriere politiche.
Una frangia della sinistra americana ha dichiarato guerra alle battute, inaugurando una sorta di war on jokes moralizzatrice, mentre la comicità si sposta sempre più a destra. Nel frattempo, la troll culture, con il suo sarcasmo nichilistico e sociopatico, si è diffusa dal sottobosco della rete fino alla ribalta politica, trovando piena sintonia con il ritorno trionfale di Donald Trump alla Casa Bianca—definito dalla stampa Troll-in-Chief.
Guido Vitiello decifra questo carnevale senza fine ripercorrendo la storia sociale dell’umorismo e affidandosi a una guida d’eccezione: Joker, l’iconico antieroe della saga di Batman. Fin dagli anni ’40, le trasformazioni di Joker hanno rispecchiato il nostro rapporto con il “lato oscuro della farsa” e con il legame ineludibile tra comicità e violenza. Le sue più recenti incarnazioni, dal Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan al Joker di Todd Phillips, hanno fuso i tratti del terrorista e dello stand-up comedian. Sfuggito al controllo della tv generalista, la comicità si è radicalizzata nei social network, dove le risate sono diventate armi nelle battaglie identitarie.
Recensione
Dopo aver letto la sinossi del nuovo saggio di Guido Vitiello, l’acquisto è stato spontaneo e inevitabile. Premetto di non essere un esperto di saggi, né tantomeno un loro recensore abituale. Tuttavia, Joker Scatenato mi ha catturato sin dal titolo—una brillante crasi tra Joker di Todd Phillips e Toro Scatenato di Martin Scorsese. Questo dettaglio non è casuale: Vitiello riesce a coniugare il rigore del saggio con una profonda conoscenza e passione per il cinema.
L’autore parte dall’analisi di Joker, esplorandone origini, evoluzioni e chiavi di lettura culturali, per poi allargare il discorso alla più generale—e preoccupante—trasformazione della società. Perché Joker affascina così tanto? Perché un folle criminale divide l’opinione pubblica, esercitando un irresistibile magnetismo?
Con ironia e lucidità, Vitiello mette in luce come il concetto stesso di comicità sia mutato. Il motto “Una risata vi seppellirà”, un tempo espressione di ribellione e dissenso, oggi assume un significato ben diverso. Un tempo la satira puntava a smascherare i potenti, oggi il potere stesso si fa caricatura, alimentando il caos anziché subirlo.
Essere grotteschi, eccessivi, contraddittori non genera più disprezzo o ridicolo, ma consenso e popolarità. Politici che urlano, insultano gli avversari e parlano di sé anziché proporre soluzioni vengono acclamati anziché messi alla berlina. Il confine tra il comico e il politico si è dissolto, e sempre più figure pubbliche somigliano a Joker.
Joker Scatenato è un saggio affilato, stimolante e profondo, che offre al lettore una lente nuova per interpretare la nostra epoca. Il Joker è sempre stato la nemesi di Batman, ma oggi non è più solo un personaggio di finzione: la politica mondiale è piena di Joker in carne e ossa, eletti da cittadini sempre più stanchi, disillusi e arrabbiati.
Il ghigno del Joker, enigmatico come quello della Gioconda, non porta mai con sé buone notizie. E il rischio, se la tendenza prosegue, è ritrovarsi in una Gotham senza neanche un Batman a cui affidarsi.