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😎: Consigliato

Il treno dei bambini è un romanzo scritto da Viola Ardone e pubblicato da Einaudi Editore il 24 settembre 2019 – pagine 236 – prezzo 17,50.

Sinossi:

È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l’intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un’iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l’ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un’Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c’è altro modo per crescere.

Recensione:

L’Italia alla fine del secondo conflitto mondiale era un Paese distrutto sotto ogni aspetto. La differenza economica tra Nord e Sud era ancora più evidente, mettendo a rischio la sopravvivenza e futuro di milioni di bambini. L’Italia post bellica si avviava a diventare una giovane repubblica, ma prima era indispensabile salvarla dalla fame e povertà estrema.
Il treno dei bambini di Viola Ardone basato su fatti realmente accaduti ci consente di conoscere una delle pagine più belle ed emozionati del nostro Paese. Nata da un’idea del Partito Comunista, scattò una poderosa e concreta iniziativa di solidarietà da parte di molte famiglie del Nord. Decidendo di accogliere migliaia di bambini napoletani per fargli passare qualche mese in luoghi sani , puliti e con pasti garantiti.
Viola Ardone scrivendo la storia di Amerigo ha raccolto le esperienze, il vissuto di molti altri bambini costruendo un romanzo intenso, coinvolgente ed unico.
Amerigo ed i suoi amici salirono sul treno impauriti non sapendo cosa li attendesse. Partì da Napoli un treno carico di speranza, curiosità e stupore in direzione dell’Emilia.

Amerigo scoprirà la nebbia, il freddo, la bontà del prosciutto e il calore di una famiglia. Il lettore è tirato dentro emotivamente, partecipando a questo inaspettato quando unico coming age di Amerigo. Il nostro giovane protagonista si avvicinerà alla musica, scoprendo il piacere di suonare il violino. Amerigo tornerà a casa completamente cambiato nell’animo e soprattutto nelle aspirazioni.
Un cambiamento che porterà ad una rottura totale tra Amerigo e l’amata madre, incapace di capire il sogno del figlio. La seconda parte del romanzo è caratterizzata dalle conseguenze di questa rottura e quanto la vita di Amerigo sia cambiata, quando nel 1994  tornò nuovamente a Napoli per motivi personali.

Il treno dei bambini è una storia italiana, d’amore e separazione magistralmente descritte dall’autrice attraverso il cuore e gli occhi di Amerigo unita all’evoluzione del rapporto tra un figlio e una madre. Una storia che merita d’essere letta, conosciuta e condivisa il più possibile perché anche questi passaggi familiari ed intimi permisero la ricostruzione del nostro Paese.

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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono

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