Here è un film del 2025 diretto da Robert Zemeckis, sceneggiatura di Robert Zemeckis e Eric Roth, con: Tom Hanks, Robin Wright, Kelly Reilly, Paul Bettany.
Sinossi:
Un terreno preistorico, e la casa che sorgerà su quel terreno. Quella casa ospiterà generazioni di famiglie, dall’homo sapiens agli indigeni ai coloni, fino ad un nucleo domestico afroamericano contemporaneo. E nel salotto di quella casa scorreranno vite sempre diverse e sempre uguali, popolate da mariti, mogli, figli, nonni, nipoti.
Recensione:
La casa è simbolicamente oltre che fisicamente il luogo in cui ogni persona fissa il centro della propria vita. Rappresenta altresì le tradizioni, il passato, i ricordi e financo il prestigio raggiunto da una famiglia. Here di Robert Zemeckis è probabilmente il film più intimista, malinconico, ma allo stesso tempo più universale della lunga e prestigiosa carriera del regista americano. Zemeckis ha deciso in modo creativo ed originale di mostrare e raccontare le origini dell’uomo fino ad oggi, avendo una casa come spunto narrativo ed esistenzialista. La storia di una casa abitata da una classica famiglia americana che lo spettatore osserva nascere, allagarsi e vivere nel corso del tempo.
Una famiglia che parte dall’unione di Al (Paul Bettany) e Rose (Kelly Reilly) . La coppia darà vita ad una famiglia con 3 figli. Il primogenito è Richard (Tom Hanks) che pur avendo aspirazioni artistiche, decide di trovarsi un lavoro “serio” allo scopo di sposare l’amata Margaret (Robin Wright). La famiglia d’origine e quella di Richard e Margaret convivono sotto lo stesso tetto causando inevitabilmente tensioni, aspirazioni e delusioni visti gli spazi ristretti. Si è emotivamente coinvolti dalle gioie e dolori provati da questa grande famiglia.
Here è una storia familiare ed in quanto tale vive alta e basi che noi tutti abbiamo vissuto, ma sebbene la materia emotiva sia universale, il ritmo e fluidità della storia scontano alla lunga una certa lentezza e prevedibilità. La collaudata coppia Hanks-Wright che attraversa i decenni con il supporto dell’intelligenza artificiale, svolge il compito con esperienza e credibilità, ma alzando il livello qualitativo solamente a tratti. Era una bella idea, ma sviluppata in modo più teatrale piuttosto che cinematografico. Resta nello spettatore la bella e toccante sensazione di aver visto una storia, che si spera di vivere nella propria casa.