Costanza e Buoni Propositi è un romanzo scritto da Alessia Gazzola e pubblicato nell’ottobre 2020 da Longanesi Editore -pagine 288 – euro 18,60
Sinossi:
Tutto avrebbe pensato, tranne che diventare paleopatologa dopo la laurea in medicina. Non avrebbe immaginato di vivere a Verona, così distante da Messina, la sua città natale. Di crescere da sola una bambina vivace e irresistibile come Flora. Di ritrovare, dopo anni, il padre di sua figlia, scoprendolo ancora affascinante e incredibilmente perfetto nel ruolo di papà. E, di certo, non avrebbe mai pensato di collezionare una serie di situazioni ed esperienze imbarazzanti. La vita di Costanza Macallè è tutt’altro che semplice.
Al suo fianco può contare su pochi, ma solidi punti fermi: i colleghi dell’Istituto di Paleopatologia, la sorella Antonietta, una determinazione incrollabile e la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. Il sogno di esercitare come medico non ha mai smesso di pulsarle dentro . Marco , il padre di Flora e ancora intenzionato a sposarsi. Per affrontare tutto questo, come sempre, ci vuole Costanza.
Recensione:
Bentornata, Dott.ssa Macallè!
Viene quasi spontaneo pensarlo dopo aver terminato Costanza e Buoni Propositi, il secondo romanzo dedicato al nuovo personaggio nato dalla brillante penna di Alessia Gazzola.
Ci piace Costanza Macallè. Ci piace il suo modo di pensare, lavorare e relazionarsi con il mondo. E, ammettiamolo, ci divertiamo a seguire le sue incertezze amorose.
Ribadiamo con convinzione: Costanza Macallè non è Alice Allevi.
Se proprio volessimo muovere una critica alla Dott.ssa Gazzola, sarebbe quella di aver concesso in questo secondo romanzo più spazio alla sfera romantica e personale della protagonista, sacrificando in parte l’approfondimento storico-investigativo. In alcune pagine, infatti, le dinamiche sentimentali di Costanza ricordano fin troppo da vicino quelle vissute da Alice ne L’Allieva.
A nostro parere, si tratta di un errore drammaturgico da evitare nei prossimi capitoli della saga. Costanza ha una sua identità letteraria ben definita, ed è su questa che l’autrice dovrebbe continuare a puntare, resistendo alle sirene commerciali che spingono verso trame già collaudate. Ci auguriamo di vedere una Costanza sempre più matura e determinata, pienamente immersa nel suo contesto professionale.
Nonostante questo piccolo appunto,Costanza e Buoni Propositi è un giallo storico che funziona. L’alternanza tra presente e passato è ben costruita, e l’autrice dimostra ancora una volta la sua capacità di intrecciare con maestria momenti drammatici e scene leggere e romantiche.
L’impianto narrativo è equilibrato, brillante e scorrevole, riuscendo a mantenere alta l’attenzione del lettore. La Dott.ssa Macallè, in questa nuova avventura, si trova di fronte a un vero e proprio momento della verità. Come un’Amleto moderna, buffa ma profonda, Costanza deve affrontare scelte decisive: sul piano professionale, esistenziale e sentimentale. Il rapporto con Marco, padre di Flora, diventa ogni giorno più complesso e ambiguo, aggiungendo tensione emotiva alla trama.
Costanza e Buoni Propositi è una lettura consigliata: piacevole, coinvolgente e capace di far sorridere, ma anche di far riflettere. Un romanzo che riesce a far nascere nel lettore una doppia curiosità: da un lato il desiderio di approfondire il fascino dei misteri storici, dall’altro la voglia di sognare con l’evoluzione (o l’inizio?) di una vecchia, nuova storia d’amore.
Cara Dott.ssa Gazzola, noi siamo pronti: ci stupisca ancora!
Della stessa autrice: Questione di Costanza