Titolo :Cosa si prova – Autrice Sophie Kinsella – Data Pubblicazione : 8 ottobre 2024 – Editore : Mondadori Editore – Pagine : 182 – Prezzo 12,00
Sinossi
Eve, una scrittrice famosa, si risveglia in un letto di ospedale senza sapere cosa sia accaduto. Accanto a lei c’è il marito, che le racconta dell’operazione subita: un tumore al cervello, grande e minaccioso, è stato rimosso.
Da quel momento, Eve deve reimparare tutto: camminare, parlare, scrivere. E mentre affronta gli ostacoli quotidiani della riabilitazione, deve trovare anche il modo più tenero e sincero per spiegare la malattia ai figli.
In questa nuova vita, si accorge che la felicità ha un altro peso: le passeggiate mano nella mano con il marito, le serate con i giochi da tavolo e un vestito scintillante che non vuole smettere di desiderare.
Composto da capitoli brevi come pensieri detti a mezza voce, Cosa si prova attraversa il dolore con una sorprendente leggerezza: un libro coraggioso, tenero e pieno di quell’umorismo caldo che da sempre è la firma dell’autrice. Un inno alla vita che spezza il cuore e lo ricompone, illuminato dalla personalità vibrante di una scrittrice che si trova ad affrontare la diagnosi più terribile.

Recensione
La notizia della morte di Sophie Kinsella, arrivata oggi pomeriggio, trasforma inevitabilmente Cosa si prova in qualcosa di più di un romanzo: diventa un commiato. Un ultimo gesto di tenerezza, ironia e verità da parte della regina internazionale del lieto fine.
Kinsella è sempre stata la narratrice brillante capace di trasformare la vita quotidiana in commedia, di farci sorridere anche nelle situazioni più improbabili. Eppure, mai avrebbe immaginato di dover raccontare la sua storia più difficile: quella di una paziente oncologica.
Il cancro non è un genere letterario, non ha manuali, non ha costumi di scena. È uno tsunami che travolge tutto e traccia una linea netta tra un prima e un dopo. Ogni paziente reagisce a modo suo: chi tace, chi finge che non stia succedendo nulla, chi si dispera, chi condivide. Sophie Kinsella ha scelto la condivisione. Lo ha fatto sui social, lo ha fatto con i suoi lettori, e lo ha fatto soprattutto scrivendo. Perché scrivere, si sa, è uno dei modi più potenti per restare vivi.
Cosa si prova è il romanzo più autobiografico che abbia mai scritto. E si sente. Ogni pagina ha il sapore di qualcosa di urgente, autentico, necessario. La forma si fa semplice – frasi brevi, dirette, essenziali – perché la Kinsella di oggi non può e non vuole concedersi fronzoli. La semplicità, però, non toglie profondità: anzi, l’amplifica.
La delicatezza del racconto convive con la sua crudezza. Ci sono momenti di tenerezza familiare, altri di paura pura, altri ancora in cui torna quella scintilla brillante, quella risata piccola e ostinata che l’ha resa l’autrice che milioni di lettori amano.
E poi c’è il marito. Sempre presente, sempre saldo. Una figura che nel romanzo diventa quasi un faro, e nella vita lo è stato davvero. In controluce si legge un ringraziamento infinito, uno di quelli che non richiedono spiegazioni. Questo libro, più che una storia, è un atto d’amore.

Kinsella, che ha costruito la sua carriera sui lieto fine, qui testimonia l’incertezza più radicale: non sa come andrà, non sa che finale scrivere per Eve, la protagonista che porta così tanto del suo vissuto. E forse proprio per questo il romanzo funziona. Perché nei momenti più bui, un grande scrittore trova la verità, e la verità è sempre più forte della finzione.
Le aspettative di vita per un tumore maligno al cervello parlano chiaro: un anno, nella migliore delle ipotesi. Ma Eve – e Sophie – quel tempo lo superano. Partecipano a raccolte fondi, costruiscono una nuova normalità, vivono giorno per giorno, senza chiamarla lotta, battaglia” o guerra. È vita, semplicemente. Vita strappata, vita guadagnata, vita condivisa.
La famiglia, alla fine, si rivela il solo vero lieto fine possibile. Quello che non ha bisogno di favole, né di scintille narrative. È il lieto fine che sceglie il cuore, non la ragione. Quello che resta, nonostante tutto.
E oggi, con la scomparsa di Sophie Kinsella, resta questo libro: un dono. Un testamento gentile e luminoso sul valore del tempo, dell’amore e delle piccole cose che tengono insieme il mondo.
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