Secondo giorno di Taormina Film Festival: le stelle brillano sopra il Teatro Antico e a noi non resta che guardarle… da remoto.
La serata parte con Luisa Ranieri, eleganza pura e doppia gratitudine nel cuore:
“Grazie per aver insistito. Sono felice di essere qui, due volte.”
Detto da lei, vale almeno il doppio.
Poi entra in scena Enrico Brignano, a metà tra Mastroianni e cabarettista da terrazza romana:
“Questo teatro è il più bello del mondo. Anche perché è tutto a scrocco.”
Applausi, risate e premio dedicato alla moglie (“È la parte migliore della coppia”). Più sincero di così, solo un panino con la porchetta.
Roberto Lipari si prende il Comedy Award e fa stand-up direttamente sul palco: sindaci rivali, applausi da 15 minuti (“già mi perdo con ‘tanti auguri a te’”), e una dichiarazione d’amore alla comicità:
“L’arte più povera, ma forse la più intelligente.”
Standing ovation, ma breve, per rispetto.
Donatella Finocchiaro, visibilmente emozionata, riceve il Premio Intercity nel luogo dove tutto è cominciato.
“Non basta mai parlare di donne che vogliono essere qualcosa.”
Poche parole, ma giuste.
Poi arriva Clara, canta due pezzi e porta a casa il Music Award Guess. Semplice, intensa, efficace. Senza troppe pose.
Durante il giorno, Catherine Deneuve ha incontrato il pubblico per una breve masterclass. Ha parlato di stile, del rapporto con Truffaut e Bunuel, ma soprattutto di libertà:
“Non ho mai scelto un film pensando alla carriera. Ho scelto chi volevo essere in quel momento.”
Alza lo sguardo, lo mantiene un secondo in più. Non serve altro.
Nel pomeriggio, anche Luca Zingaretti ha raccontato la sua nuova avventura da regista con La casa degli sguardi.
“Non ho mai avuto paura di cambiare. Il cinema non lo conoscevo da dentro, ma ho scoperto che la regia è come un’altra forma di recitazione. Solo che stavolta… devi sapere tutto.”
Poi sorride, come chi ce l’ha fatta e se lo tiene stretto.
In serata torna sul palco, accolto come un vecchio amico:
“Questo festival è tornato ai vecchi fasti. E ricevere un premio qui, da voi, vale il doppio.”
Come dargli torto.
Henry Cavill chiude in bellezza (e presenza) premiando il leggendario Charles Roven, produttore di L’uomo d’acciaio, Il cavaliere oscuro, Oppenheimer, e probabilmente anche dei nostri sogni.
Questa sera ho l’onore di consegnare il Taormina Film Festival Achievement Award a qualcuno il cui impatto sul cinema è semplicemente leggendario — un uomo la cui straordinaria carriera attraversa decenni ai massimi livelli dell’industria cinematografica
Roven ringrazia tutti, elenca amori e successi e chiude con un tributo all’Italia:
“Fate tutto meglio: cibo, moda… e sì, anche il cinema.”
Cartolina chiusa. Prossima fermata: sogni.
📍Fonte: Ciak Daily