Apocalisse nucleare, confessioni di un assassino ’ndranghetista, la vendetta di un cliente tradito dalla banca e un giovane incapace di provare emozioni anche se colpevole di un delitto.

Sono queste le quattro storie che hanno animato il settimo giorno della Mostra del Cinema di Venezia. Film ansiosi, cupi, liberatori e a volte tardivi, che però nei prossimi mesi faranno discutere. Magari già sabato sera, durante la Cerimonia di Premiazione.

 

Concorso

A House of Dynamite di Kathryn Bigelow

Biglietto:
🤨 Biglietto: Di pomeriggio

Secondo Kathryn Bigelow gli Stati Uniti sono un gigante dai piedi d’argilla. Il mondo è cambiato e le vecchie regole d’ingaggio non valgono più.

Se l’apocalisse nucleare fosse davvero dietro l’angolo, la Casa Bianca riuscirebbe a mantenere i nervi saldi? O anche i professionisti delle emergenze, di fronte all’inevitabile, sarebbero sopraffatti da paura e angoscia?

L’étranger di François Ozon

Biglietto:
🤨 Biglietto: Di pomeriggio

Dal romanzo di Albert Camus, François Ozon firma un film che inevitabilmente dividerà: c’è chi scapperà dalla sala e chi invece resterà ipnotizzato. Il protagonista, incapace di provare emozioni, trascina lo spettatore in un viaggio estraniante. Potrebbe rivelarsi la sorpresa della premiazione di sabato?

Fuori Concorso

Dead Man’s Wire di Gus Van Sant

Biglietto:
🤨 Biglietto: Di pomeriggio

Alzi la mano chi non ha mai avuto istinti criminosi verso il proprio direttore di banca o responsabile del mutuo.

Ispirato a una storia vera, Gus Van Sant abbandona i suoi soliti territori per un film che sorprende: divertente, liberatorio e a tratti persino catartico.

Venezia Spotlight – Cinema

Ammazzare stanca. Autobiografia di un assassino di Daniele Vicari

Biglietto:
😕 Biglietto: Omaggio

Un killer di mafia con la fobia del sangue: spunto narrativo interessante, peccato per uno sviluppo prevedibile. Vicari firma un film fuori tempo massimo, incapace di reggere il confronto con altre opere recenti sul tema.

Chiusura

Il settimo giorno della Mostra è stato un mix di tensione, sangue e risate amare.

E a questo punto, la vera domanda non è più chi vincerà sabato, ma se riusciremo ad arrivarci senza litigare con il nostro direttore di banca.

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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono

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