Siamo tutti peccatori, figli di una madre e bisognosi di grazia. L’inviato festivaliero lo è, tre volte di più.
Quando si riceve un accredito per un festival internazionale, si firma un impegno solenne: rispettare l’embargo stampa. In altre parole, è vietato pubblicare reazioni social, commenti e soprattutto recensioni prima della proiezione ufficiale.
Peccato che l’inviato, pur di fare un “mezzo scoop”, riesca a sembrare più sincero di San Pietro nella notte dell’arresto di Cristo.
A Cannes hanno già provato a risolvere il problema: far coincidere anteprima stampa e premiere pubblica. Risultato? Nessun cambiamento. Le recensioni continuano a uscire in anticipo, come sempre.
Alberto Barbera sa che non può fermare l’onda social, e allora fa finta di credere nella buona fede degli inviati. Ma il critico festivaliero, appena uscito dalla sala, viene colpito dalla smania del “primo della classe”: convinto di essere unico custode di cinema, ironia e lingua italiana, ritiene che un suo post sia non solo necessario ma atteso da un intero Paese.
L’illusione del cretino è più forte di qualsiasi grazia, più forte persino dell’amore di una madre. Forse, ogni anno, il direttore Barbera si diverte a scommettere di nascosto su chi sarà il più s-graziato della compagnia festivaliera.
Concorso principale
La Grazia – Paolo Sorrentino
I dubbi e i ricordi di un Presidente della Repubblica. Dopo Il Divo, un altro film politico per Sorrentino. Ancora Toni Servillo, ma in versione presidenziale. La grazia è quasi graziosa, ma decisamente troppo lunga.
Orizzonti
Mother – Teona Strugar Mitevska
I sette giorni di Madre Teresa prima del via libera del Vaticano al suo nuovo ordine. Sette giorni inquieti e “spericolati” secondo Teona Strugar Mitevska. Onestamente, non ne sentivamo il bisogno.
Ultima nota
A Venezia piove. Sarà un buon auspicio per la cerimonia d’apertura? Tocca al cielo decidere. Con Grazia.
Complimenti al dott sapienza per la sua professionalità, colonna di questo bellissimo sito , grazie 👏👏👏