Biancaneve è la rivisitazione in live-action della classica fiaba Disney del 1937. Il film, diretto da Marc Webb, vede Rachel Zegler nel ruolo della protagonista e Gal Gadot nei panni della matrigna, la Regina Cattiva. La magica avventura ripercorre la storia senza tempo con gli amati personaggi dei sette nani: Mammolo, Dotto, Cucciolo, Brontolo, Gongolo, Pisolo ed Eolo. Il film sarà nelle nostre sale a partire dal 20 Marzo.
Trama
Quasi tutti conoscono la storia di Biancaneve, la principessa dal cuore gentile che mangia una mela avvelenata e cade in un sonno maledetto. Per la maggior parte, la sceneggiatrice Erin Cressida Wilson si attiene ai ritmi familiari della trama, dall’infanzia incantata di Biancaneve che viene travolta dalla sua perfida matrigna, la Regina Cattiva (Gal Gadot), alla sua fuga nei boschi dopo che la Regina la condanna a morte. Questo, ovviamente, la porta all’incontro con sette nani. Tuttavia, la nuova Biancaneve mira a portare questa classica fiaba ai giorni nostri con alcuni cambiamenti che la attualizzano.
Recensione
Un classico senza tempo, un’impresa rivoluzionaria per l’animazione, come fu Biancaneve e i sette nani del 1937, è stato trasformato, purtroppo, nell’ennesimo, inutile live-action che svanisce dalla mente dello spettatore non appena finisce. Anche l’idea di modernizzare un’opera retrò come Biancaneve è stata fin dall’inizio sbagliata e, sebbene l’esecuzione non sia orribile, l’aggiornamento risulta semplicistico e abbastanza noioso.
La sceneggiatura di Erin Cressida Wilson ha trasformato la storia in un classico romanzo d’amore contemporaneo Disney, con una spolverata di azione e un pizzico di emancipazione. La più grande differenza rispetto all’originale è il protagonista maschile, qui non è un principe, ma un bandito furfante di nome Jonathan (Andrew Burnap).
Abbandonando il suo ruolo più noto come Wonder Woman della DC per interpretare uno dei cattivi Disney più iconici di tutti i tempi, Gal Gadot si diverte chiaramente a scavare nella cattiveria della Regina Cattiva. È abbastanza imponente e divertente. La Zegler è un assoluto punto forte ed aggiunge un pizzico di grinta alla dolce Snow con una bella voce pop. La cosa peggiore di Biancaneve, incredibilmente, sono i nani: la Disney ha animato il settetto di minatori trasformandoli in inquietanti gnomi da giardino. A riscattare tutta la mediocrità che lo circonda è sicuramente la musica, orecchiabile, che lo rende un musical godibile.
Biancaneve fa un ottimo lavoro nel rimanere fedele al personaggio. E come dettano le sue origini, il tratto distintivo della principessa è la purezza e la gentilezza che rappresenta per tutti coloro con cui incrocia lo sguardo. Essere “gentile” come suo tratto più importante, rende la Zegler un’eroina che combatte senza nessun arma fisica se non con la speranza e il buon cuore. Biancaneve non può essere considerato il peggior tentativo Disney. Risulta, però, sicuramente non necessario, non all’altezza dell’originale.