Io sono qui è un film del 2024 diretto da Walter Salles, con : Fernanda Torres, Selton Mello, Fernanda Montenegro
Sinossi:
Brasile, 1971. Rubens Paiva, ex deputato laburista, vive con la moglie Eunice e i cinque figli a Rio de Janeiro. Il colpo di stato del 1964 lo ha espulso dalla scena politica e ha instaurato una dittatura militare che spaventa Eunice e le fa temere per l’incolumità della figlia maggiore Veronica, simpatizzante dei movimenti studenteschi antigovernativi. Ad essere portato via da casa, un giorno in fretta e furia, da un manipolo di sconosciuti armati, è invece Rubens. Non farà mai più ritorno.
Recensione:
La storia di molti paesi sudamericani nel secolo scorso è tragicamente accomunata nell’aver vissuto anni se non decenni sotto sanguinose e feroci dittature militari. Le dittature sudamericane si sono state anche caratterizzate dall’orribile fenomeno dei desaparecidos ovvero prigionieri spariti nel nulla ed i corpi mai consegnati ai familiari. Io sono qui di Walter Salles presentato in concorso a Venezia 81 fa conoscere allo spettatore la triste e brutale pagina della dittatura brasiliana degli anni 70 e della scomparsa dell’ ingegnere Rubens Paiva. Ruben Paiva era stato un ex deputato laburista, ma da anni non svolgeva alcuna attività politica.
Walter Salles era ed è amico della famiglia Paiva e per questo ha sentito l’urgenza di raccontare questo crimine, omaggiando l’eroica figura della moglie Eunice Paiva che non si arrese mai a questa ingiusta tragedia. Io sono qui ripercorre le tappe di questo orrendo incubo, presentando Rubens Paiva e la sua famiglia e la loro felice e serena esistenza che nella bella casa vicino alla spiaggia di Rio De Janeiro. Nulla faceva pensare che improvvisamente la famiglia Paiva sarebbe stata trascinata in un incubo ad occhi aperti.
La ricostruzione di Selles è precisa, accurata, angosciante, dura, orribile nella descrizione nei luoghi degli interrogatori e delle torture. La stessa Eunice ed una delle figlie adolescenti subirono questo trattamento, avendo però la fortuna di poter tornare a casa e raccontarlo. Rubens Paiva ingiustamente accusato d’essere un collaboratore dei terroristi non tornò più a casa. Eunice interpretata da un’intesa e carismatica Fernanda Torres affrontò con coraggio l’intera situazione prendendosi cura di 5 figli, rimboccandosi le maniche anche in campo lavorativo. Il film rientra pienamente nel genere film a tema, senza però aggiungere elementi narrativi e registico tali da innalzarne il livello qualitativo complessivo. Semmai la pellicola risulta eccessivamente lunga nel minutaggio. Il finale risulta allungato di almeno venti minuti rispetto all’esigenza e funzionalità della storia.
Io sono qui appare come un buon film tv di stampo autoriale, ma eccessivamente manieristico. In conclusione il film merita comunque una visione per apprezzare il coraggio di una moglie , madre e soprattutto di una donna capace di ottenere nel 1996, dopo 25 anni di lotta: l’ammisione del governo sul destino del marito.