Nosferatu è un film del 2025 scritto e diretto da Robert Eggers, con : Aaron Taylor-Johnson, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Willem Dafoe, Ralph Ineson, Lily-Rose Depp, Emma Corrin, Simon McBurney, Paul A Maynard, Stacy Thunes.
Sinossi:
In Germania, a Wisborg, nel 1838, Thomas Hutter, novello sposo della bellissima Ellen, viene inviato dall’agenzia immobiliare per cui lavora, in una remota residenza dei Carpazi.
Solo troppo tardi Hutter ne scopre la natura di non-morto ma, incapace di contrastarlo, si rifugia nella propria camera.
Quando la creatura lascia il maniero per la città, per avvicinarsi a Ellen dalla quale è ossessionato già dall’adolescenza di lei, Hutter rischierà la vita pur di fuggire.
Nel mentre Orlock ha scatenato una pestilenza a Wisborg, che gli permette di agire indisturbato. Darà a Ellen tre giorni di tempo per cedere alla sua mortale corte.
Recensione:
C’era una necessità autoriale nel tentare il remake di Nosferatu (1922), di Friedrich Murnau?
Robert Eggers doveva per forza confrontarsi con Werner Herzog , autore nel 1979 del primo remake de ”Nosferatu” avendo con protagonista Klaus Kinski?
Dracula di Francis Ford Coppola del 1992 con protagonista Garry Oldman ha influenzato la messa in scena di Eggers?
Tanti interrogativi ed unica risposta almeno per il sottoscritto. No, era del tutto evitabile.
Il 2025 cinematografico è appena iniziato e già si leggono recensioni entusiaste su questo Nosferatu.
Robert Eggers è sicuramente un regista creativo, visionario, capace di dare vita ad un cinema riconoscibile nello stile e nella scrittura
Un tempo si sarebbe scritto di nicchia, se non fosse Hollywood abbia deciso che Robert Eggers fosse pronto per le grandi produzioni.
Una convinzione produttiva che, a mio modesto parere, parzialmente corretta
Recensione:
Il Nosferatu di Robert Eggers è potente, sontuoso sul piano scenografico, accurato nei costumi e convincente nella scelta delle location. Abbiamo così davanti agli occhi una ricchezza produttiva ben dosata e distribuita, capace di trasmettere allo spettatore: paura e mistero.
Robert Eggers è rimasto fedele all’originale personaggio, mettendo al centro l’essenza del Male incarnato dal conte.
Ma paradossalmente la fedeltà cinematografica di Eggers al Nosferatu, ha evidenziato come la sua versione sia senz’anima, sebbene inserito in una magnifica cornice.
Eggers ha voluto dare il suo personale tocco autoriale, attribuendo al personaggio di Ellen, il duplice ruolo di vittima e responsabile del risveglio del conte.
Ellen è un’anima inquieta, fragile quanto volubile.
Il ruolo della donna diventa il perno del film.
I suoi sentimenti e pulsioni contrastanti diventano le contraddizioni dell’uomo sempre tentato dal proprio lato oscuro.
Lily-Rose Depp ci prova con tutta sé stessa allo scopo d’essere adeguata e credibile alla grande sfida attoriale
Un’applicazione e volontà che le vanno riconosciute. Ma l’inquietudine voluta dal regista, diventa purtroppo nella recitazione della Deep, come fosse una versione maldestra dell’Esorcista.
Lily-Rose Deep ha dimostrato una crescita attoriale e soprattutto di possedere una buona presenza scenica, ma non bastevoli nel raggiungere le alte aspettative e soddisfare le complesse peculiarità del suo personaggio.
Lily-Rose Depp è rimasta a metà strada, pagando colpe artistiche non sue.
Bill Skarsgård è un irriconoscibile Nosferatu.
Il suo Nosferatu è inizialmente pauroso e temibile, ma alla lunga il rantolo della sua voce, fa venire voglia di regalarli una bombola d’ossigeno.
Il resto del cast artistico è complessivamente adeguato e coerente con i rispettivi personaggi.
Willem Dafoe si può definire ormai un veterano nel vestire i panni di professori eccentrici .
In conclusione , Nosferatu di Robert Eggers va visto e vissuto come un bel esercizio di stile, una magnifica dimostrazione di soldi spesi, ma rimanendo un remake non memorabile.