Oi Vita Mia segna un passaggio significativo nella carriera di Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Non più soltanto duo comico dal ritmo televisivo sfrenato, ma autori e registi di una commedia che tenta di coniugare il loro stile irriverente con un racconto più maturo e umano. Il film arriva in un momento in cui la commedia popolare italiana è chiamata a rinnovarsi, e il duo foggiano decide di farlo a modo suo: portando sul grande schermo un’Italia fatta di legami imperfetti, generazioni in collisione e momenti di tenerezza nascosti dietro battute e situazioni improbabili. Dal 27 novembre al cinema.

Trama

La storia ruota attorno a due amici d’infanzia dalle vite ormai divergenti. Pio lavora in una comunità di recupero per giovani in difficoltà, un ambiente caotico e complesso che affronta con un entusiasmo spesso sopra le righe. Amedeo, invece, gestisce una casa di riposo per anziani, un microcosmo fatto di ricordi sfuggenti, nostalgie e piccole manie quotidiane. Quando una serie di problemi personali ed economici li costringe a collaborare sotto lo stesso tetto, i due mondi che rappresentano — quello dei ragazzi “a rischio” e quello degli anziani “a fine corsa” — entrano inevitabilmente in collisione. Ne nasce un equilibrio instabile fatto di equivoci, scontri generazionali e affetti inattesi.

Recensione

Oi Vita Mia è un film che tenta una scommessa: mantenere la comicità diretta e popolare tipica di Pio e Amedeo, ma inserirla all’interno di una struttura narrativa più ambiziosa, costruita su temi che richiedono delicatezza — solitudine, fragilità, seconde possibilità. Il risultato è un’opera irregolare ma sincera, che vive di contrasti: il tono cambia più volte, talvolta bruscamente, alternando sequenze chiassose a momenti di quieta emotività.

La regia dei due comici è essenziale ma efficace, mentre la sceneggiatura mette in fila gag a volte irresistibili e a volte prevedibili. Ciò che colpisce davvero è l’intenzione: Oi Vita Mia non è solo una commedia, ma il tentativo di raccontare un’umanità imperfetta, fatta di anziani dimenticati e giovani allo sbando, senza mai rinunciare al sorriso. Alcune scene risultano più costruite che naturali, e il film non sempre trova un equilibrio perfetto, ma nel complesso riesce a trasmettere un senso di calore e autenticità che va oltre la battuta facile.

Pio e Amedeo confermano la loro capacità di parlare a un pubblico vasto, e lo fanno con un’opera che, pur non rinunciando alla loro irriverenza, prova a spingersi un passo più in là. Un film che non cambierà la storia del genere, ma che restituisce al pubblico un po’ di quella leggerezza — e di quel sentimento — di cui il cinema italiano ha spesso bisogno.

RASSEGNA PANORAMICA
Complessivo
Articolo precedenteNatale senza Babbo – Recensione del film di Natale Prime Video con Alessandro Gassmann e Luisa Ranieri
Articolo successivoTi telefono stasera – Recensione del nuovo romanzo di Lorenzo Marone : tra ironia, famiglia e seconde possibilità
Federica Rizzo
Campana doc, Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione. Mi auguro sempre di fare con passione ciò che amo e di amare follemente ciò che faccio.
oi-vita-mia-recensione-del-film-di-pio-e-amedeo-risate-fragilita-e-ritorni-alle-radiciOi Vita Mia segna un passaggio significativo nella carriera di Pio D’Antini e Amedeo Grieco. Non più soltanto duo comico dal ritmo televisivo sfrenato, ma autori e registi di una commedia che tenta di coniugare il loro stile irriverente con un racconto più maturo...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui