Diretto da Davide Minnella, Fuori la verità è un dramma corale che mescola satira televisiva e tensione familiare. Il film vanta un cast d’eccezione: Claudio Amendola, Claudia Gerini, Claudia Pandolfi, Leo Gassmann, Eleonora Gaggero e Alice Lupparelli. Al cinema dal 6 novembre.

Trama
La famiglia Moretti — Edoardo, Carolina e i loro tre figli — accetta di partecipare a un nuovo game show televisivo dal titolo Fuori la verità, dove l’unica regola è dire sempre e solo la verità. In palio c’è un milione di euro, ma presto il gioco si trasforma in un incubo: segreti, bugie e tensioni mai risolte emergono davanti alle telecamere, mettendo a rischio i legami familiari. Mentre la conduttrice dello show (Claudia Pandolfi) manipola le confessioni per aumentare l’audience, i partecipanti si ritrovano intrappolati in un meccanismo spietato dove la verità diventa spettacolo e la privacy un ricordo lontano.

Recensione
In un’epoca in cui la sincerità è un format e la confessione diventa contenuto, Fuori la verità di Davide Minnella mette in scena un gioco pericoloso: cosa accade quando la verità smette di essere un valore e diventa intrattenimento? Il regista costruisce la trasmissione come una gabbia luminosa: colori accesi, applausi registrati, sorrisi obbligati. Ma ogni riflettore illumina un’ombra. La regia alterna con abilità lo spettacolo televisivo e la realtà privata, finché non si capisce più quale sia la finzione e quale la vita vera.
Il ritmo è serrato, quasi claustrofobico: il film non concede respiro, e questa è la sua forza.
Il film brilla quando resta nell’arena televisiva, con montaggio rapido e tensione psicologica; perde un po’ di forza nei momenti più drammatici, dove la sceneggiatura sembra voler spiegare eccessivamente ciò che lo spettatore aveva già capito. Claudio Amendola sorprende per misura e malinconia: un padre stanco, che prova a difendere la propria immagine mentre tutto gli crolla addosso. Claudia Gerini dona sfumature umane al ruolo di una madre divisa tra l’onestà e il bisogno. Ma è Claudia Pandolfi a dominare la scena — fredda, elegante, spietata, simbolo di una televisione che divora emozioni e le restituisce confezionate.
Fuori la verità parla del nostro tempo con un linguaggio pop: non è solo un film sulla tv, ma sullo sguardo. Sulla nostra voglia di spiare, giudicare, commuoverci a comando. Ogni verità svelata è un colpo di scena, ma anche una ferita: ci ricorda che dire tutto non significa capirsi, e che l’onestà, se esibita, perde la sua purezza.



























