Titolo : Francesco Il Primo Italiano – Autore: Aldo Cazzullo – Editore : HarperCollins Italia – Data di Pubblicazione : Settembre 2025 – Pagine 261 -Prezzo: 19,60
Trama
Dopo aver raccontato alla perfezione l’impero romano e l’antico testamento, in occasione degli 800 anni dalla morte, Aldo Cazzullo ci conduce a conoscere a fondo l’uomo più straordinario del secondo millennio dopo Cristo, capace col suo esempio di ispirare e illuminare anche i tempi di crisi che stiamo vivendo: Francesco d’Assisi. “Di uomini così, ne nasce uno ogni mille anni. Duemila anni fa abbiamo avuto Gesù. Nel millennio precedente avevamo avuto Buddha. Nel millennio successivo abbiamo avuto san Francesco. Vedremo cosa ci attende ora, in questo millennio appena cominciato. Che, se non daremo retta a san Francesco, per l’umanità potrebbe essere l’ultimo.” Comincia così il nuovo libro di Aldo Cazzullo: “Francesco. Il più italiano dei santi”. Dopo lo straordinario successo del libro sulla Bibbia, l’autore affronta un altro tema religioso, inquadrandolo nella contemporaneità. Francesco è il più italiano dei santi – frase attribuita al Duce, che in realtà è di Gioberti – perché è fondamentale nel costruire l’identità italiana. Perché scrive la prima, splendida poesia in italiano: il Cantico delle Creature. Perché percorre l’Italia, dalle grandi città alla campagna, e inventa il presepe. E perché esprime il meglio – l’amore per il prossimo, il rispetto per tutte le creature, la cortesia, il buon umore – dell’animo degli italiani. Cazzullo racconta la vita straordinaria di Francesco, la giovinezza piena di ideali cavallereschi, la rottura con il padre, la spoliazione, l’incontro con il Papa, fino al grande mistero: le stimmate. Miracolo che fa di lui il nuovo Gesù? O un modo inventato dalla Chiesa per relegarlo nel cielo e allontanarlo dalla terra?
Recensione :
L’Analisi: Un Compitino Fatto con Passione
Il saggio di Cazzullo è interessante e ben scritto. La struttura è chiara, passando dalla vita del Santo al suo immediato consenso popolare e alla sua eredità culturale (compresi i terziari francescani).
Stile e Forza Narrativa
La prosa è semplice e rende il testo molto leggibile. L’impronta divulgativa è così marcata che il saggio appare come una “puntata televisiva” – pensiamo al format di Una giornata particolare – ben confezionata per il grande pubblico.
Cazzullo è bravo a evidenziare la forza di San Francesco da vivo: il suo carisma fu tale da convincere il Vaticano a concedergli di predicare il Vangelo, pur non volendo fondare un ordine. Un vero rivoluzionario. Dall’altra parte, l’autore critica come le istituzioni ecclesiastiche si impadronirono letteralmente del corpo di Francesco dopo la morte, stravolgendo il suo messaggio.
La connessione con l’italianità è forte, grazie all’analisi del Cantico delle Creature, scritto in un volgare vicino all’italiano, che giustifica il titolo “il primo italiano”. Il saggio è anche tempestivo, intercettando il dibattito sul ripristino del 4 ottobre come festa nazionale, con i rilievi critici di Mattarella nell’aver omesso la figura di Santa Caterina da Siena.

Giudizio Finale
Nonostante l’efficacia, il saggio appare come un “compitino ben fatto”: un’opera corretta, avvincente e ben strutturata, ma che non è memorabile dal punto di vista dell’analisi e non raggiunge punti di elevata qualità
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