Una battaglia dopo l’altra è un film del 2025 scritto e diretto da Paul Thomas Anderson, con : Leonardo DiCaprio, Benicio Del Toro, Sean Penn, Regina Hall, Teyana Taylor, Wood Harris, Alana Haim, D.W. Moffett, Chase Infiniti, John Hoogenakker.
Trama
Una battaglia dopo l’altra racconta la storia di Bob Ferguson (Leonardo DiCaprio), ex rivoluzionario che ha combattuto lungo il confine tra Messico e Stati Uniti. Oggi Bob ha messo da parte il suo nome di battaglia, Ghetto Pat, e l’artiglieria, dedicandosi a tempo pieno alla figlia adolescente Willa, esperta di arti marziali. Ma il passato torna a bussare quando ricompare il colonnello Lockjaw (Sean Penn), vecchio nemico deciso a costruire un movimento suprematista chiamato Avventurieri del Natale, devoto a San Nicola. Per realizzare il suo progetto, Lockjaw rapisce Willa. Bob non ha altra scelta: dovrà imbracciare di nuovo le armi.
Recensione
Paul Thomas Anderson torna dietro la macchina da presa con un film che mette a nudo le contraddizioni degli Stati Uniti contemporanei. Una battaglia dopo l’altra è un’opera che intreccia politica, satira e dramma sociale, ponendo domande brucianti:
Esistono due Americhe inconciliabili, condannate a odiarsi?
La violenza è ormai il linguaggio comune della società americana?
È possibile distinguere tra terrorismo e rivoluzione, o dipende solo dal punto di vista?
Il film prende spunto dalle tensioni politiche e culturali degli ultimi anni, evocando scenari simili a quelli immaginati da Alex Garland in Civil War. Ma Anderson sposta lo sguardo: più che raccontare un futuro distopico, mette in scena un presente cupo, rabbioso e attraversato dal razzismo.
Uno scontro ideologico e personale
Il cuore del film è il confronto tra Bob e Lockjaw: due uomini opposti per ideali e visione del mondo, ma legati dalla presenza dell’adolescente Willa. Di Caprio tratteggia un ex rivoluzionario stanco, costretto a rivivere i fantasmi del passato, mentre Sean Penn incarna un militare ossessionato dal potere e dalla ragazza.
La tensione narrativa si amplifica con Perfidia Beverly Hills (Teyana Taylor), combattente rivoluzionaria carismatica e divisa tra fedeltà politica e sentimenti personali. Anderson costruisce così un triangolo complesso, fatto di tradimenti, ossessioni e desideri contrapposti.
Anderson tra satira e tragedia
Pur affrontando temi pesantissimi – violenza politica, razzismo, repressione – Anderson mantiene un tono da commedia nera, smorzando l’angoscia con lampi di ironia e personaggi volutamente grotteschi. Il rischio di eccesso c’è, ma la scrittura calibrata e la forza interpretativa del cast evitano che la storia deragli.
La seconda parte esplode in inseguimenti, sparatorie e colpi di scena che, pur avvincenti, soffrono talvolta di un ritmo altalenante e di un minutaggio eccessivo. Il finale, carico di retorica, lascia l’impressione che il film avrebbe potuto chiudersi con più sobrietà.
Un monito sugli Stati Uniti di oggi
Una battaglia dopo l’altra è un film disturbante, inquieto, che ritrae un’America ormai lontana dal suo mito di faro democratico. Anderson non nasconde il pessimismo: racconta un Paese diviso e intrappolato nella spirale della violenza. Ma tra le righe emerge anche un segnale di speranza: la possibilità che le nuove generazioni, rappresentate da Willa, trovino la forza di rompere il ciclo e immaginare un futuro diverso.
Conclusione
Una battaglia dopo l’altra non è un film perfetto: la durata eccessiva e un epilogo ridondante rischiano di appesantire la visione. Tuttavia, resta un’opera potente, capace di scuotere e far riflettere, con interpretazioni magnetiche (su tutte Di Caprio e Penn) e una regia che unisce dramma, satira e spettacolo con rara ambizione.
Un film che divide, inquieta e lascia il segno.