Titolo: Io che ti ho voluto così bene -Autrice: Roberta Recchia -Data di pubblicazione: 25 maggio 2025 -Editore: Rizzoli -Pagine: 345 -Prezzo di copertina: 18,00 euro
Trama
Luca ha quasi quattordici anni e vive con i genitori e il fratello maggiore in una tranquilla località di mare. Un posto che sembra immutabile, dove ogni estate ritornano le stesse persone, gli stessi riti.
Per lui quell’estate ha un sapore diverso: la sua prima cotta si chiama Betta, una ragazza piena di vita che diventa il suo sogno d’amore. Ma quando Betta scompare e i carabinieri bussano alla porta di casa, la vita di Luca cambia per sempre.
Per proteggerlo, sua madre lo mette su un treno diretto al Nord, da zio Umberto e zia Mara. In un mondo nuovo e lontano, Luca dovrà crescere e ricostruirsi, imparando a fidarsi ancora e a non smettere di sperare.
Roberta Recchia racconta una storia intensa, fatta di dolore e rinascita, di rapporti familiari spezzati e di affetti che resistono. Un romanzo sulla perdita, ma anche sul perdono e sulla possibilità di ricominciare.
Recensione
All’inizio ci troviamo davanti a una famiglia normale: due genitori, due figli, una quotidianità semplice. Tommaso è maresciallo dei carabinieri, Lilia è madre attenta, i figli sono Maurizio, il maggiore, e Luca, il più piccolo e protagonista della storia.
Luca, con i suoi quattordici anni, conosce il primo amore per Betta, la ragazza più bella del borgo. Vorrebbe dichiararsi, ma non trova il coraggio: riesce solo a comprare un braccialetto che non le consegnerà mai. Poi arriva la tragedia. Betta viene trovata morta, violentata e abbandonata sulla spiaggia.
Il maresciallo Tommaso indaga, ma presto tutto crolla: il fratello di Luca, Maurizio, confessa il delitto. Il padre viene arrestato per presunto insabbiamento. La famiglia si sgretola. Senza spiegazioni, la madre spedisce Luca a Bergamo, da zio Umberto, professore di liceo, e dalla zia Mara.
Quel viaggio in treno segna la fine dell’infanzia di Luca: perde l’innocenza, la sua famiglia, perfino la possibilità di salutare Flavia, la prima ragazza che gli aveva fatto battere il cuore.
A Bergamo lo accoglie lo zio Umberto, che cerca in ogni modo di proteggerlo e dargli una nuova stabilità. Ma Luca porta addosso un marchio pesante: è il fratello del mostro. Vive nel pregiudizio e nella diffidenza, ma nonostante tutto dimostra forza e sensibilità.
La scrittura di Roberta Recchia è asciutta ed essenziale, ma potente nel raccontare come il male possa insinuarsi dietro le mura di una famiglia e distruggerla dall’interno. Il romanzo è straziante e coinvolgente: alterna rabbia, pietà e dolore, ma lascia anche spazio alla speranza.
Umberto rappresenta la famiglia che non abbandona mai. Flavia, la ragazza che gli resta accanto, è invece la luce che distingue il bene dal male. Grazie a loro Luca riesce a rimettersi in piedi, trovando nuovi affetti e una nuova identità.
Io che ti ho voluto così bene è un romanzo familiare intenso, che mostra quanto le colpe possano ricadere ingiustamente su chi è innocente. È anche una storia di resilienza e di amore, capace di scavare in profondità nel cuore del lettore.
La parte finale, forse, risulta un po’ meno riuscita: il perdono e il riavvicinamento tra Luca e Maurizio sembrano forzati, ma riescono comunque a regalare emozione. L’ultima pagina lascia il lettore con una lacrima e un sorriso: Luca diventa finalmente un uomo che ha fatto pace con il proprio passato.
👉 Consigliato a chi cerca una lettura intensa, emozionante e capace di raccontare la fragilità e la forza di una famiglia.
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