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🥸: Interessante

Titolo: Verrà l’alba, starai bene – Autore: Gianluca Gotto – Editore: Mondadori – Data di pubblicazione: 24 giugno 2025 – Pagine: 718 – Prezzo: €22,00

 

Trama

Cosa succede quando il dolore è troppo grande da contenere? Alcuni si arrendono, altri chiedono aiuto, qualcuno tenta di ignorarlo. Veronica, invece, decide di scappare: lascia l’Italia per ricominciare dall’altra parte del mondo, a Melbourne, dove si costruisce una carriera brillante e una routine impeccabile fatta di lavoro, sport, alimentazione controllata. Una donna perfetta agli occhi degli altri, ma profondamente sola. Dietro l’efficienza e il successo si nasconde una ferita profonda, che riaffiora ogni sera nel silenzio del suo appartamento.

Quando un evento inaspettato rompe l’equilibrio precario che si è costruita, Veronica parte per un viaggio che la porterà fino in Sri Lanka. Qui incontra Camilla, una giovane donna spezzata come lei, e scopre una nuova strada verso la guarigione grazie agli insegnamenti dell’ayurveda e alla forza dell’amicizia. Un cammino difficile ma necessario, per tornare finalmente a respirare, perdonare e ritrovarsi.

Recensione

Non si può fuggire da sé stessi. È questa la verità spietata che Verrà l’alba, starai bene mette al centro della sua narrazione. Gianluca Gotto ci accompagna dentro la mente di una donna in frantumi, raccontando con lucidità e delicatezza cosa significa convivere con un dolore profondo, con traumi non risolti, con una rabbia che brucia sotto pelle. La prima parte del romanzo è una vera e propria immersione nella psiche tormentata di Veronica. L’abbiamo appena conosciuta a Melbourne, dove lavora come cameriera prima di essere notata da un imprenditore che le offre un ruolo importante nella sua azienda di eventi. Veronica è efficiente, brillante, instancabile. Ma ciò che la muove non è l’ambizione: è la fuga. Lavorare senza sosta, allenarsi ossessivamente, dormire pochissimo: tutto pur di non sentire il vuoto interiore che la consuma.

La pandemia e l’isolamento acuiscono la sua solitudine. Ed è in questo vuoto che si insinua Jackson, personal trainer affascinante e manipolatore, con cui Veronica intreccia una relazione tossica.

Il controllo sul corpo diventa ancora più maniacale, il confine tra autodisciplina e autodistruzione si assottiglia. Quando trova il coraggio di lasciarlo, si aggrappa all’unico amore del passato, Theo. Gli scrive, prende un volo per l’Italia, ma la risposta di lui la spezza. A quel punto, in transito in Sri Lanka, decide di fermarsi lì. Di restare. Di mollare tutto, ancora una volta.

Il romanzo cambia tono e ritmo nella seconda parte, più spirituale e contemplativa. Veronica si perde, ma proprio grazie a questo smarrimento trova Camilla: vent’anni, orfana di genitori morti nello tsunami.

Due generazioni diverse, unite da un dolore invisibile. L’incontro con l’ayurveda, la medicina tradizionale indiana, e con il maestro spirituale Samar segna una svolta nel percorso di Veronica. Qui però il romanzo si fa un po’ didascalico: Gotto, sinceramente coinvolto, si dilunga in spiegazioni su meditazione, filosofia orientale, rituali terapeutici. Un entusiasmo genuino, sì, ma a tratti forzato, che rallenta la narrazione e rischia di allontanare il lettore.

Il finale chiude il cerchio: Veronica torna in Italia. Torna davvero, questa volta. Riabbraccia il padre, ricuce i fili con Theo da lontano, soprattutto accetta l’aiuto di uno psicologo. Il messaggio è chiaro e potente: per guarire non bastano i viaggi esotici o i cambi di vita radicali. Serve il coraggio di affrontare i propri demoni, e chiedere aiuto. Solo così può arrivare l’alba.

Un romanzo che merita una lettura perchè Gotto riesce a raccontare la sofferenza psicologica con profondità e rispetto.  Veronica è un personaggio in cui ci si può riconoscere, specialmente se si ha vissuto ansia, stress, dipendenze emotive. E  nonostante una parte centrale lunga e dispersiva, la storia riesce a offrire speranza, senza cadere nel banale.

Un messaggio per chi soffre

Se anche tu stai attraversando un momento difficile, Verrà l’alba, starai bene ti ricorda che non sei solo. Non avere paura di chiedere aiuto. Non vergognarti delle tue ferite. Solo accettandole potrai iniziare a guarire.

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