Quando un Festival volge al termine, agli inviati sopravvissuti al tour de force cinematografico restano ancora due sfide durissime da affrontare.

La prima è quella della valigia: all’andata si è cercato di comprimere con maestria mutande, calzini e magliette in un trolley da 15-20 kg, nel vano tentativo di non sforare e pagare sovrapprezzi. Le colleghe, con grazia e strategia, riescono sempre nell’impresa. I maschi, invece, arrancano. Convinti di aver fatto tutto per bene, scoprono solo a fine corsa l’amara verità: non c’è più nulla di pulito da indossare.

A quel punto, il dilemma è maleodorante: comprare mutande nuove o lavare quelle usate? Scelte logiche, certo. Ma l’inviato maschio, si sa, non conosce né logica né tempo libero. Così finisce per convincersi che una maglietta sudata o dei calzini stanchi possano affrontare un bis. Con l’aiuto – abbondante – del deodorante.

Il risultato è scontato: finita la pandemia, resta la regola aurea degli ultimi giorni di Festival – due metri di distanza dal collega maschio, in casi estremi anche mascherina FFP2.

Poi c’è l’altra missione impossibile: ricomporre la valigia del ritorno. L’inviato maschio ha comprato un souvenir per la compagna, uno per il figlio e uno per l’amico. E non sa dove metterli. Resta incredulo davanti a un mistero eterno: perché le cose sporche occupano più spazio? No, non sono piegate con ordine – dai, siamo uomini, mica prestigiatori.

Il redde rationem arriva al check-in, dove la bilancia diventa nemico giurato. E il deodorante l’ultimo alleato.

Ma veniamo ai film visti ieri a Cannes 2025:

 

Quinzaine 

Yes di Nadav Lapid -Biglietto: Neanche regalato

Estremo, eccessivo, lungo, delirante. Lapid tenta la sua personale Grande Bellezza in chiave satira sociale e politica. Coraggioso e ambizioso, sì. Ma resta un Grande No.

Concorso:

 

Woman and Child di Saeed Roustaee -Biglietto: Pomeridiano

Mai far arrabbiare una madre, mai toccarle un figlio. Woman and Child è due film in uno: il primo lento e noioso, il secondo intenso, tragico, vibrante. Parinaz Izadyar giganteggia: profumo di Palma d’Oro per lei?

Resurrection di Bi Gan -Biglietto: Omaggio

Visionario, onirico, psichedelico, coloratissimo. Il classico film da Festival: ti ipnotizza e ti respinge. Bi Gan si candida a miglior regista di Cannes 2025, con un’opera lunga ma affascinante come un sogno lucido.

E ora vi lascio: devo affrontare anche io l’ultimo ostacolo. La valigia. Incrociate le dita.

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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono

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