Final Destination Bloodlines è un film del 2025 diretto da Zack Lipovsky, Adam Stein, sceneggiatura di Guy Busick, Lori Evans Taylor, con : Tony Todd, Brec Bassinger, Richard Harmon, Rya Kihlstedt, Max Lloyd-Jones, April Telek, Anna Lore, Teo Briones, Alex Zahara, Matty Finochio, Mark Brandon, Gabrielle Rose, Kaitlyn Santa Juana.
Trama
Final Destination BloodLines: racconta la storia di Stefani, una studentessa universitaria tormentata da incubi ricorrenti. Nei suoi sogni, sempre più angoscianti, rivive il crollo di una torre negli anni Sessanta. Quando la paura diventa insostenibile, Stefani decide di tornare a casa, convinta che solo sua nonna Iris possa aiutarla. La donna, infatti, cinquant’anni prima aveva avuto una premonizione proprio su quel disastro e, riuscendo a salvare alcune persone, aveva ingannato la Morte. Ma da quel momento, qualcosa si è spezzato. La famiglia che ne è derivata , che non doveva esistere, sembra ora condannata. Quando anche Stefani inizia ad avere visioni della morte dei suoi familiari, capisce di essere dentro una sequenza inarrestabile, che solo lei può provare a spezzare.
Recensione:
Siamo al sesto episodio di una saga horror diventata un cult, costruita attorno a un concetto tanto semplice quanto potente: non si può sfuggire alla Morte. Con Final Destination: Bloodlines, si tenta di rinfrescare la formula inserendo un cambio di prospettiva: i protagonisti non sono i superstiti dell’evento scatenante, ma i discendenti di chi, anni prima, aveva rotto il naturale ordine delle cose. Questa scelta narrativa crea una certa distanza emotiva rispetto ai capitoli precedenti, ma non toglie nulla al vero cuore della saga: le morti spettacolari, feroci, spesso tragicomiche, che arrivano puntuali come un debito da saldare.
Il film, pur restando fedele alla struttura classica della saga, si poggia su una sceneggiatura piuttosto esile, con passaggi forzati e talvolta poco credibili. Alcuni momenti funzionano, ma nel complesso si ha l’impressione di assistere a un’idea ormai sfruttata al massimo, più per ragioni commerciali che per reale urgenza narrativa.
Il cast artistico svolge il proprio compito senza infamia né lode, cercando di mantenere un minimo di credibilità nei rispettivi ruoli. Kaitlyn Santa Juana, nei panni di Stefani, regge il centro del racconto, ma senza mai sorprendere davvero. Chi, come me, ha amato i primi due film della saga, troverà in Bloodlines qualche eco del passato, ma anche la conferma che la formula ormai fatica a rinnovarsi. I fan storici potrebbero comunque divertirsi, accettando le forzature e godendosi gli immancabili colpi di scena cruenti. I neofiti, invece, rischiano di rimanere piuttosto freddi e persino annoiati, nonostante il ritmo e gli effetti.
In fondo, Final Destination: Bloodlines ci ricorda ancora una volta che la Morte non dimentica, non perdona e soprattutto… non la si può ingannare.