Flight Risk è un film del 2025 diretto da Mel Gibson, scritto da Jared Rosenberg. Con Mark Wahlberg, Michelle Dockery e Topher Grace.
Trama:
Flight Risk – Trappola ad alta quota racconta la storia della U.S. Marshal Madolyn Harris (Michelle Dockery), che deve scortare un informatore, Winston (Topher Grace), da Anchorage a New York. Winston ha lavorato per la famiglia criminale Moretti e ora deve testimoniare contro di loro.
Il volo avviene su un piccolo aereo pilotato da Daryl Booth (Mark Wahlberg), che si presenta come un tranquillo texano. Ma qualcosa non torna: Winston nota che la foto sulla licenza di volo non combacia. Il pilota non è chi dice di essere. È in realtà un sicario, mandato a ucciderlo prima che arrivi a New York. Madolyn e Winston si trovano a combattere per la vita, sospesi nei cieli dell’Alaska
Recensione:
Flight Risk è un thriller compatto, tutto giocato in uno spazio chiuso: tre personaggi su un aereo, zero via di fuga, tensione continua.
La vera identità del pilota si scopre presto, ma non è un difetto: anzi, il film trova forza proprio nel “dopo”. Non punta sui colpi di scena, ma sull’ansia costante. La tensione cresce in modo lineare, senza pause inutili. Il ritmo è teso, anche se la trama è abbastanza prevedibile. Non cerca di stupire, vuole tenerti incollato. E ci riesce.
Mel Gibson non inventa niente, ma dirige con mano sicura. Tiene il controllo della situazione, gioca con i tempi, lavora sull’atmosfera più che sull’azione spettacolare. Niente esplosioni, pochi effetti speciali: è tutto nei volti, nei silenzi, nelle scelte.
Il cast funziona. Mark Wahlberg è credibile e disturbante nel ruolo del killer: sguardo fuori asse, imprevedibile, fa il vuoto intorno a sé. Michelle Dockery è solida, efficace, una poliziotta che non cerca di piacere. E Topher Grace, nei panni del prigioniero Winston, è quello che dà un po’ di umanità alla storia. Ironico, fragile, uno che ti resta in testa.
Flight Risk è un thriller asciutto, senza fronzoli. Fa il suo dovere: intrattenere, tenere alta l’attenzione e far sudare un po’ le mani. Se ti piacciono i film d’azione chiusi e tesi, questo è quello giusto.