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😂: Divertente

You è una serie televisiva statunitense ideata da Greg Berlanti, Sera Gamble , basata sull’ omonimo romanzo, nonché sul suo seguito Hidden Bodies, scritti da Caroline Kepnes. La serie è composta da 5 stagioni. Ogni stagione è composta da 10 episodi. La quinta ed ultima stagione è disponibile dal 24 aprile su Netflix.

Con la quinta stagione si chiude You, la serie Netflix tratta dai romanzi di Caroline Kepnes.
Nata come lucida analisi dell’ossessione amorosa e della manipolazione, You ha progressivamente abbandonato ogni pretesa di realismo per abbracciare un racconto grottesco, paradossale, volutamente sopra le righe. Un’evoluzione che, pur tra eccessi e forzature, ha permesso alla serie di mantenere una sua identità forte e disturbante.

Joe Goldberg, il protagonista, è sempre stato costruito sull’ambiguità: un predatore capace di conquistare simpatia, mascherandosi dietro la fragilità e la fascinazione romantica. Le prime stagioni raccontavano come sia facile parteggiare inconsapevolmente per un “mostro“, mentre la serie — progressivamente — si spingeva a destrutturare questa narrazione, rendendo Joe sempre più grottesco e meno difendibile.

La quinta stagione riprende questo filo, offrendo finalmente il redde rationem tanto atteso. Sul piano giudiziario, Joe si trova braccato e messo di fronte alle proprie colpe in modo netto, in un finale voluto e cercato dagli autori. Ma la vera punizione non arriva dai tribunali: arriva da una telefonata, drammatica, tesa e brevissima, con il figlio.
Una semplice parola, pronunciata con fredda chiarezza, basta a smascherare Joe, a frantumare la narrazione che aveva costruito per giustificarsi. Nessun alibi, nessuna attenuante: la verità, nuda e implacabile, gli viene sbattuta in faccia senza possibilità di appello.

Accanto a Joe si muovono nuovi personaggi femminili — Bronte, le gemelle Lockwood — interpretati da attrici talentuose, ma introdotti in scena senza il giusto approfondimento. Figure potenzialmente interessanti, usate più come comparse narrative che come veri contrappesi emotivi alla storia principale.

You si conclude dunque senza cercare redenzioni impossibili, scegliendo di restituire un finale sporco, disturbante, perfettamente coerente con la parabola del suo protagonista.
Ma la riflessione più interessante è quella che il finale suggerisce in controluce: chi ha davvero creato Joe Goldberg? Da dove nasce un mostro come lui?
La serie sembra spingerci a guardare oltre il singolo individuo, a chiederci quanto siamo complici — come società — nel costruire, tollerare e persino romanticizzare figure tossiche come quella di Joe. In ultima analisi, You non assolve, non giustifica, ma invita a interrogarsi su chi sia davvero il responsabile ultimo di queste storie

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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono

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