L’Amore, in Teoria diretto da Luca Lucini, con Nicolas Maupas, Martina Gatti, Caterina De Angelis, Francesco Colella e uno strepitoso Francesco Salvi
Trama:
Leone (Nicolas Maupas) è il classico bravo ragazzo: educato, gentile, rispettoso. È sempre stato il primo della classe, e ora che studia Filosofia all’università non è cambiato. I genitori di Carola (Caterina De Angelis) lo adorano, convinti che lei abbia finalmente chiuso con Manuel, il bad boy con cui usciva prima. Peccato che Leone sia solo una copertura: Carola continua a vedere Manuel di nascosto.
A causa di questa relazione segreta, Leone finisce nei guai: accusato di un reato che in realtà ha commesso Manuel, viene costretto ai servizi sociali. Ed è lì che succede l’inaspettato. Leone conosce Flor (Martina Gatti), un’attivista ambientale libera e determinata. Tra i due nasce qualcosa di autentico. Ma proprio quando Leone sembra pronto a voltare pagina, ecco che Carola torna nella sua vita. Confuso tra l’amore vero e quello che aveva solo immaginato, Leone si ritroverà a fare i conti con i sentimenti. A guidarlo ci sarà Meda (Francesco Salvi), un senzatetto filosofo che gli insegnerà che l’amore – come la vita – non si impara sui libri.
Recensione:
Quando un uomo si innamora, rischia spesso di diventare lo zerbino della persona sbagliata.
Max Pezzali lo cantava chiaramente:
la regola dell’amico non sbaglia mai.
L’amore è sempre lo stesso, da secoli. A cambiare, però, sono i modi di viverlo, di raccontarlo e di gestirlo. E le nuove generazioni, per quanto smart e connesse, sembrano davvero un disastro quando si parla di relazioni.
Leone è il ragazzo perfetto, quello che ogni genitore vorrebbe come genero. E proprio per questo è la copertura ideale per una figlia che in realtà ama un tipo ben diverso: il solito bad boy.
Luca Lucini, a vent’anni dal successo di Tre metri sopra il cielo, torna a parlare d’amore generazionale. E ci prova con una storia fresca, semplice, fatta di giovani belli e bravi (con Nicolas Maupas in testa) e attori di grande esperienza come Francesco Colella e, soprattutto, Francesco Salvi. Quest’ultimo è perfetto nel ruolo di Meda, il barbone filosofo che ruba la scena a tutti.
L’Amore, in Teoria è un film leggero, piacevole, a tratti prevedibile, ma capace di toccare le corde giuste in alcuni momenti. La regia di Lucini costruisce tutto attorno a Leone, interpretato da Maupas in modo credibile, anche se viene da chiedersi se esista davvero qualcuno così impacciato in amore, nonostante l’aspetto da protagonista di un romanzo rosa.
Martina Gatti è convincente nel ruolo di Flor: indipendente, forte, ma anche pronta a lasciarsi andare.
Caterina De Angelis si conferma in crescita: ha talento e qualcosa che ricorda la mamma, Margherita Buy.
Il film racconta bene le insicurezze, i dubbi e le paure di una generazione che sogna in grande ma fatica a fidarsi, a lasciarsi andare davvero.
Leone scoprirà, grazie a Meda, che la filosofia dell’amore non sta nei libri ma nella vita vera. Che amare significa rischiare, accettare gli imprevisti, e anche cadere.
L’Amore, in Teoria ci ricorda che l’amore non è una strategia, né un gioco da social. È ascolto, dialogo, presenza. È autenticità, senza doppi fini. Un sentimento che non ha età e non scade.
E soprattutto: non diventiamo zerbini di nessuno. L’amore non è finzione. È verità, è dono. E vale la pena viverlo davvero.