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Diciannove è un film del 2024 diretto da Giovanni Tortorici, con : Manfredi Marini, Vittoria Planeta, Dana Giuliano, Zackary Delmas, Luca Lazzareschi, Sergio Benvenuto.

Sinossi:

Il film racconta la storia di un diciannovenne di Palermo che lascia Londra, dove studia economia, per trasferirsi a Siena ed iniziare la facoltà di lettere. Il viaggio introspettivo tra i ricordi del protagonista mostra la sua maturazione mentre è alla ricerca del proprio posto del mondo.

 

Recensione:

Il raggiungimento della maturità scolastica quasi sempre non coincide con la maturità dell’uomo. La giovinezza è una malattia universale ed intergenerazionale. Forse mutano alcuni particolari, qualche costume, ma la sostanza rimane quella: i ragazzi usciti dal liceo non hanno idea di chi siano e che cosa fare delle loro vite.
Diciannove di Giovanni Tortici presentato nella sezione Orizzonti di Venezia 81 , potremmo definirlo come il tentativo di fissare una sorta di manifesto generazionale sulle contraddizioni, manie, paure, identità sessuale che attanagliano i giovani neo diplomati.
E’un manifesto crudo, volutamente realistico (parolacce e bestemmie comprese) nei dialoghi e nelle azioni sia del protagonista quanto degli altri personaggi.

Diciannove è il racconto dell’anno vissuto dal palermitano Leonardo che conosciamo mentre si appresta a prendere un aereo per raggiungere la sorella a Londra, ed iniziare lì gli studi di letteratura antica. L’entusiasmo di Leonardo di riabbracciare la sorella dura lo spazio di un paio settimane e di qualche serata folle in discoteca. Il protagonista non sopporta d’essere ripreso per la sua pigrizia e per la poca attenzione alla pulizia degli spazi comuni. Così il ragazzo senza pensarci abbandona Londra per Siena, dopo aver visto che è la migliore facoltà di lettere d’Italia. Leonardo vive nel suo mondo di libri ed autori, chiuso dentro la sua stanza. Il ragazzo  detesta tutto e tutti, ma si finge cortese e festaiolo, quando in realtà è avvolto da sentimenti negativi e distruttivi.

Manfredi Marini è il giovane attore che veste i panni di Leonardo. Marini si dimostra all’altezza del compito, potendo contare anche contemporaneamente su una faccia da schiaffi  e da bravo ragazzo. Marini dimostra di possedere personalità e presenza scenica nel reggere il peso dell’intero , rimanendo centrato e stabile nel mood attoriale , generando nel pubblico reazioni contrastati. L’anno di Leonardo si rivela inevitabilmente inconcludente e quasi tragico, eppure il ragazzo non pare né cambiato né pentito sugli errori fatti.

In conclusione Diciannove  è un film curioso quanto disturbante, avvilente contraddittorio, imperfetto e ripetitivo, ma in fondo chi non è stato cosi a diciannove anni.

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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono

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