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😩: Faticoso

Bridget Jones, Un Amore di ragazzo è un libro scritto da Helen Fielding e pubblicato il nove luglio del 2014 da Rizzoli Editore – pagine 466 – euro 12,00

Sinossi:

Bridget Jones è diventata grande. È ancora ossessionata dai chili, si divide tra gli amici di sempre, ma ora deve occuparsi di due bambini, Mabel e Billy, i suoi figli. E su twitter ha conosciuto Roxster. Un ragazzo parecchio più giovane di lei. Con in testa questi e altri problemi, Bridget inciampa tra un ostacolo e l’altro della sua nuova vita da mamma single. E intanto twitta, manda messaggi e butta giù elenchi di cose da fare per aggiungere un po’ di pepe e sensualità alla sua vita amorosa, a dispetto di quella che alcuni, con espressione odiosa e sorpassata, si ostinano a chiamare mezza età. Il ritorno dell’eroina più vera della letteratura rosa in un romanzo tenero, saggio, toccante. E maledettamente divertente.

 

Recensione:

Per milioni di lettrici. Bridget Jones è diventata l’icona della donna che ogni giorno combatte, soffre e mangia in nome dell’Amore contro la bilancia.  Come tanti, ho amato i film di Bridget Jones con la straordinaria Renee Zellweger supportata dall’esilarante e convincente coppia Grant-Firth. Mi sono divertito ed emozionato con le avventure di questa goffa donna. Ho letto tardivamente i libri, amandoli quasi allo stesso modo.
Bridget Jones è uno di quei rari casi in cui il cinema ha reso, se possibile, ancora più indimenticabili e divertenti tutti i personaggi della saga letteraria.

La Fielding con il suo stile unico ed accattivante ha dato voce alle ansie ed insicurezze di tante donne. Raccontando con ironia ed in maniera originale la ricerca del partner ideale per evitare di rimanere soli.

 

Questo terzo libro della saga rappresenta un punto di passaggio nella vita della nostra eroina. L’avevamo lasciata felice e sposata con l’amato Mark. Oggi la ritroviamo una vedova cinquantenne e madre di due splendidi figli Billy e Mabel. Darcy è tragicamente morto quattro anni prima in una missione diplomatica.
Il libro parte con il dilemma di Bridget se portare o meno il suo toy boy alla festa di compleanno della sua amica Talitha. Ebbene sì, anche Bridget ha ceduto alla moda del toy boy. Dopo quattro di anni di vedovanza e quasi vergine di ritorno spinta dagli amici di sempre (Tommy, Jude e Shazzer) decide di mettersi in gioco.
Si iscriverà a Twitter(oggi X), andrà in una beauty farm , cambierà look e si inventerà sceneggiatrice.

Il lettore segue la protagonista nella sua scoperta dei social network e dei suoi tentativi di “abbordaggio” con il mondo maschile. Dopo una falsa partenza, conosce Roxster, il bel toy boy di trent’anni, che sembra essere la persona giusta per ricominciare. Il libro alterna la Bridget madre di due figli e la vecchia ragazza alle prese con le croniche insicurezze d’amore. Le due Bridget si mescolano tra loro e il risultato non convince pienamente.

Si ha la sensazione che tra la lotta ai pidocchi dei figli e le titubanze del rapporto con il toy boy, la storia vada avanti a strappi, senza quella freschezza e briosità dei precedenti romanzi. Anche se lo stile della scrittrice è rimasto uguale, la protagonista ha perduto la sua proverbiale verve.

Il proverbio quadra che vince non si cambia, stavolta non ha funzionato.

La malinconia e la tristezza di fondo della protagonista che cerca di reagire alla morte del suo grande amore, non coinvolge ed emoziona completamente il lettore.
Conclusa la fase toy boy,  Bridget sembra rassegnata a tornare vergine e madre.

Invece arriverà il colpo di scena piuttosto prevedibile. Un finale che appare improvvisato ed avulso dal resto del racconto. Bridget Jones ha segnato un’epoca. Ma anche per l’eroina Bridget è tempo di godersi la pensione, lasciando al lettore, comunque un bel ricordo.

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Roberto Sapienza
Non chiedete ad un nevrotico egocentrico  di scrivere la proprio bio. Sono Roberto Sapienza, sono un diversamente  ignorante. Leggetemi e forse capiremo chi sono

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