The Substance è un film diretto da Coralie Fargeat e con: Margaret Qualley, Demi Moore e Denis Quaid.
Sinossi:
Elizabeth Sparkle è stata una diva con al suo attivo un Oscar e una stella sulla Hall of Fame. Quando il suo maschilista produttore nel giorno del compleanno le annuncia che sarà sostituita alla conduzione del suo programma, la donna decide di aderire ad un protocollo sperimentale chiamato. The Substance promette di restituirle una versione di sé “migliore, più bella e perfetta”. A settimane alterne sarà Sue, la bella e giovane neo conduttrice del programma di fitness della rete, e poi di nuovo Elizabeth. Ma l’alternanza sarà difficile da gestire.
Recensione :
L’equilibrio di madre Natura non dovrebbe essere mai interrotto. L’uomo dovrebbe accettare il trascorrere del tempo ed il cerchio della vita. La vanità, l’egocentrismo, il voler affascinare e osannato riguarda in egual misura sia l’uomo quanto la donna. Tutto si complica se quest’ultima è un’attrice di 61 anni che ha avuto una carriera importante alle spalle tanto da meritarsi una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame e ha un presente da conduttrice di un programma di aerobica molto seguito.
Elizabeth Sparkle è l’attrice in questione, interpretato anima e soprattutto corpo e midollo osseo dalla rediviva e tosta Demi Moore, che ha segnato in modo indelebile Cannes 2024. Quando Elisabeth viene licenziata dal programma dal maschilista e gretto produttore (uno straordinario Denis Quad) si trova ad un bivio della propria esistenza: rassegnarsi o lottare accettando qualsiasi aiuto possibile. L’aiuto misterioso quanto insperato arriva dopo aver sfiorato la morte in un incidente stradale, un giovane medico gli lascia una chiavetta usb con numero da chiamare. La chiavetta svela ad Elisabeth il programma the Substance. Un programma sconvolgente e piuttosto doloroso garantisce alla persona, d’avere una versione di sé: più bella, giovane, attraente, fascinosa. E’ necessario seguire però tre semplici regole affinchè The Substance funzioni.
Tenetele ben presente per continuare la visione del secondo film di Coralie Fargeat. Dopo il sorprendente e positivo esordio in The Revenge del 2017, Fargeat si conferma una regista coraggiosa, ambiziosa e dotata di talento nel buttarsi nella riformulazione del genere body horror in chiave femminista. The Substance cambia letteralmente pelle, tono, corpo diverse volte nel corso di uno script che non ha alcun timore di osare, provocare, strizzando l’occhio agli istinti più bassi dell’uomo. Allo stesso tempo però evidenzia la fragilità e solitudine della donna di fronte al giudizio bieco e frettoloso, facendola sentire in colpa ed in dovere di fare ogni cosa per apparire sempre giovane ed attraente.
The Substance si basa drammaturgicamente attingendo a piene mani ad alcuni classici letterari come il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde e lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde. Invece a livello cinematografico non possiamo citare cult come La Mosca di David Cronenberg e Carrie , lo sguardo di Satana” di Brian De Palma.
Coralie Fargeat ci mette ovviamente del proprio a livello creativo, ritagliando i personaggi di Elisabeth e Sue come vestiti fatto su misura per Demi Moore e Margaret qualley. Ne esce fuori un legame, un rapporto indissolubile, morboso, letteralmente simbolico, la cui fine non può non essere che tragica.
Il film poteva durare 25 minuti di meno ed il finale scelto avrebbe avuto lo stesso liberatorio effetto. I veri mostri sono quelli che giudicano una persona non dal talento, ma dalla bellezza esteriore. La bellezza, giovinezza hanno sì entrambi una scadenza, ma rinviare il momento in modo artificiale, quello sì che rende mostruoso.